Il proprietario del club ha chiamato l’allenatore giovedì, si riaggiorneranno a inizio settimana. Ma questa volta il tecnico pretenderà alcune garanzie
La telefonata sul cellulare di Pierino Braglia è arrivata nella giornata di giovedì 1o giugno. La chiamata è partita dal telefonino del proprietario del Cosenza, il quale dal suo quartier generale di Lamezia ha rotto gli indugi. Sarebbero tre i motivi che lo hanno spinto a fare questo passo. Intanto porgli le scuse per quanto avvenuto nei mesi scorsi e nella passata stagione. Di conseguenza un approccio diretto per cercare di conciliare sulla vertenza economica fatta dall’ex allenatore. Ma il motivo vero della telefonata, che nemmeno Braglia si aspettava, è stato per proporgli la guida tecnica della squadra.
Sembra scontato dire che l’ingaggio di Braglia è anche un tentativo per calmare l’ambiente. Il tecnico toscano ha lasciato un ottimo ricordo, comunque ben voluto dalla maggior parte del popolo rossoblù. Al contrario di quanto invece sta accadendo con il proprietario del club. Mossa strategica? Probabilmente sì. Braglia vuole tornare a Cosenza, soprattutto per la grande stima che nutre nei confronti della tifoseria. Ovviamente questa volta pretenderà garanzie importanti sulla costruzione della squadra e non solo. E siccome non è l’ultimo arrivato, a Braglia piacerebbe conoscere la reazione dell’ambiente a un suo eventuale ritorno in rossoblù.
Intanto il proprietario del Cosenza e lo stesso Braglia si sono dati appuntamento a inizio della prossima settimana. Un paio di giorni per riflettere e soprattutto per capire come verrà strutturata la società. Manca ancora il direttore sportivo, un aspetto sul quale l’allenatore fa molto affidamento. Di certo non ci sarà Trinchera e questo già vuol dire tanto.