Il club di Campedelli verso la bocciatura da parte della Figc ma negli uffici del Coni a fare la differenza sarà il peso della politica. E lì…
Anche a Verona, dopo che hanno inondato pagine di giornali all’insegna dell’ottimismo, sono cominciati a entrare nell’ottica che il Consiglio federale non darà l’o.k. al Chievo per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021-2022. Il no della Covisoc è praticamente impossibile da smontare. Ma il presidente Luca Campedelli e i suoi legali sono già oltre: lavorano intensamente sul Collegio di Garanzia, organo supremo del Coni. E lì conta molto il peso della politica. E sul quel terreno il club veronese ha già dimostrato in passato di volare su un tappeto di velluto…
Il Cosenza fino a oggi ha mosso i propri passi vigilando con attenzione negli uffici della Figc. Anche dalle parti di Via Allegri stavano erigendo un muro d’acciaio attorno al Chievo, tutto sotto traccia a spese di chi segue le regole. Non fosse stato per altri club di Serie B, in difficoltà come il club di Campedelli, a tirare fuori le pendenze con l’Agenzia delle Entrate, si stava costruendo un percorso che avrebbe portato all’iscrizione. Motivo per il quale c’è stato chi ha indirizzato Eugenio Guarascio verso Via Gregorio Allegri.
Ma il Chievo ha capito che sul terreno delle regole sportive non c’è più partita. Ed ecco che ha concentrato ogni dettaglio sul Coni. Da quelli parti se c’è un politico “forte” che sta dalla tua parte, non sembra complicato arrivare all’obiettivo. In fondo l’Italia rimane sempre il Paese in cui “Fatta la legge si trova l’inganno”. E tanti politici hanno costruito i loro successi elettorali grazie all’arte del tarocco. Insomma, la partita più difficile per il Cosenza non sarà giovedì. Ma nei giorni successivi, quando il peso politico di Luca Campedelli avrà tutti i favori dei pronostici…
