La favola Chievo iniziò nella stagione 2000-2001 con la promozione in Serie A dopo un lungo duello col Cosenza… fino alla salvezza firmata Garritano
Era il 29 aprile del 2001: il Cosenza di Bortolo Mutti si presenta a Verona per giocarsi l’ultima fish sul tavolo della Serie A. Dopo il gol illusorio di un giovanissimo Adriano Fiore, in cinque minuti l’ex Manfredini e De Cesare ribaltano la situazione e danno inizio alla favola Chievo Verona.
Un piccolo quartiere di Verona che giocherà il derby contro l’Hellas in Serie A diventando il simbolo di un calcio “popolare”. Alla sua prima stagione nella massima serie per lungo tempo il Chievo dà filo da torcere ad Inter, Milan e Roma e conquista anche un posto in Europa. Ben 17 anni nell’olimpo del calcio italiano, mentre il Cosenza annaspava tra Serie D e Serie C fino alla stagione 2018-2019.
I rossoblu sono da pochi anni ritornati in Serie B mentre la favola dei “mussi volanti” si affievolisce dopo il caso plusvalenze. Dal 2015 al 2018 insieme al Cesena i gialloblu realizzarono alcune compravendite “fittizie” per gonfiare i ricavi e ottenere l’iscrizione ai campionati pur non avendone i requisiti. I romagnoli fallirono mentre il Chievo si salvò per questioni procedurali ma a fine anno tornò nel campionato cadetto.
Lo scorso anno un gol di Luca Garritano regalò i playoff ai gialloblu e contemporaneamente la salvezza al Cosenza che scavalcò Juve Stabia, Perugia e Pescara. Adesso dopo le bocciature da parte della Covisoc e del Consiglio Federale si aspetta la decisione del Collegio di Garanzia del Coni per il ritorno in Serie B dei rossoblu e la parola fine sulla favola Chievo.