Il presidente Guarascio e i suoi più stretti collaboratori attendono fiduciosi il ripescaggio in Serie B per dare slancio alla progettazione della nuova stagione. Ma si rincorrono anche voci di cessione
Quale futuro per il Cosenza? Al momento regna sovrana l’incertezza, nonostante da Via degli Stadi timidi venti di fiducia cominciano ad arrivare. Le motivazioni pubblicate dalla Figc sull’esclusione del Chievo non danno scampo al futuro del club di Campedelli, ma da Verona, oltre che sentirsi vittime di chissà quali macchinazioni, sono certi che il Collegio di garanzia premierà la bontà del loro lavoro. Che poi sono anni che non hanno pagato l’Iva, quello è tutto un altro discorso. Che i De Giorgis di turno, giusto per fare un solo nome, in modo chirurgico evitano di parlarne.
Aspettando il Coni, comunque, il presidente Eugenio Guarascio e i suoi più stretti collaboratori attendono con fiducia il ripescaggio in Serie B. Anche per dare slancio alla progettazione della stagione 2021-2022, al momento ferma al palo. Ovviamente, fanno sapere dal quartier generale di Lamezia, si attende di conoscere in quale campionato dovrà giocare il Cosenza prima di dare il via alle prime ufficializzazioni.
Ma secondo i bene informati, aumenta con insistenza la voce secondo la quale il ritardo nell’annunciare il nuovo direttore sportivo sia legato al futuro del club. Pare ci sia una importante trattativa di cessione. Trattativa che andrebbe avanti da diversi giorni e che comincia a diventare qualcosa di importante. C’è chi assicura che il sindaco Occhiuto sia stato messo al corrente, altri invece garantiscono che la trattativa più importante si sta consumando lontano dai riflettori della politica. Ore frenetiche sul futuro del club, ma contestualmente il tempo stringe e sarebbe opportuno innescare la marcia giusta.