Il collega Pasquale De Marte ci spiega il momento amaranto in vista del derby contro i Lupi
La sconfitta con il Cittadella è stata forse inaspettata ma non sembra aver intaccato lo spirito amaranto, è così?
“A fine partita la squadra è andata sotto la curva ed è stata applaudita dai tifosi, un segnale che i calciatori hanno raccolto e probabilmente potrà aiutarli a metabolizzare il ko. L’ambiente ha percepito che la squadra, pur non offrendo una prova straordinaria, ha dato tutto e alla fine il risultato negativo è arrivato anche per la giornata di grazia vissuta dal portiere avversario”.
Una squadra con grande qualità la Reggina, ma Galabinov sembra essere davvero l’uomo in più in questa stagione.
“Galabinov è, in questo momento, sia il punto di forza che la spia di qualcosa su cui si deve migliorare. Ha segnato il 50% dei gol di una squadra che, tra quelle che stanno nella parte sinistra della classifica, è quasi quella che segna di meno. Il bulgaro è però un attaccante che in categoria sa fare la differenza: il suo istinto sotto porta riesce sempre a farsi valere e, pur non essendo rapidissimo nei movimenti, la sua fisicità è preziosa anche come riferimento per la manovra della squadra che in qualche occasione si appoggia a lui con un gioco quasi da pivot. Raramente la squadra lo cerca con il calcio lungo”.
La classifica dice zona playoff e vetta distante solo tre punti, l’ambiente ci crede?
“Aglietti quando è arrivato ha detto che il primo obiettivo è la salvezza. Bellomo in settimana ha dichiarato che prima di qualsiasi altro discorso bisogna arrivare a 50 punti tenuto conto che bastano un paio di passi falsi in B per cambiare rapidamente le prospettive. Il club, dopo i proclami dell’anno scorso, è pienamente sulla stessa linea del voler mantenere i fari spenti, anche perché ci sono diverse squadre con un budget superiore. È inevitabile, però, che al tifoso viene difficile non guardare la classifica se questa gli permette di sognare e oggi il momento lo consente..”.
Il derby è sempre imprevedibile, come viene visto il Cosenza?
“Ogni derby è aperto a qualsiasi risultato, così come praticamente tutte le partite di B. Due presupposti che amplificano la difficoltà nell’immaginare un esito. Al Cosenza si guarda sapendo di trovare una squadra in salute, che tra la mura amiche ha un rendimento da big assoluta e forse anche caratteristiche che possono dare molto fastidio alla Reggina. Gli amaranto sono una squadra di grande qualità, ma fino ad ora hanno dimostrato di patire molto le squadre giovani, che corrono tanto, pressano e sanno fare densità in mezzo al campo. Caratteristiche la squadra di Zaffaroni ha”.
Mister Aglietti come farà scendere in campo la Reggina? Ci potrà essere qualche novità?
“Tornerà Crisetig, il regista della squadra, la cui assenza si è fatta sentire contro il Cittadella. La squadra, fino ad ora, non ha mai variato di molto il proprio assetto tattico basato su un 4-4-2 offensivo con i due esterni alti spesso schierati a piede invertito. In alcune occasioni Aglietti ha abbassato la seconda punta tra le linee generando un 4-2-3-1 in cui in genere Menez va a cercare spazio tra il centrocampo e la difesa avversaria”.
