Il club campano, dal quale il Cosenza ha prelevato l’attaccante, non deve alcun risarcimento alla società di Cellino che aveva impugnato presso il Collegio di Garanzia la decisione del Tribunale Federale
Luca Pandolfi, l’attaccante che il Cosenza ha prelevato dalla Turris la scorsa estate, si è ritrovato al centro di un contenzioso fra il club campano e il Brescia. La società del presidente Cellino aveva chiesto un risarcimento economico impugnando davanti al Collegio di Garanzia del Coni la sentenza del Tribunale Federale Nazionale della Figc dello scorso 16 settembre. Nulla è dovuto al Brescia. Di seguito la nota del Collegio di Garanzia.
“Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni ha respinto il ricorso della società Brescia Calcio s.p.a. contro la Figc e la S.S. Turris Calcio s.r.l. avente ad oggetto l’impugnazione della pronuncia della Corte Federale d’Appello dello scorso del 16 settembre 2021, confermativa della decisione del Tribunale Federale Nazionale della Figc – Sezione Vertenze Economiche – che, a sua volta, aveva respinto la richiesta di risarcimento presentata dal club lombardo per il presunto danno derivante dal contratto stipulato con la Turris ed il calciatore Luca Pandolfi in data 1 febbraio 2021. La regolarità del tesseramento del calciatore, attraverso la formula del prestito con diritto/obbligo di riscatto fino allo scorso 30 giugno, era già stata invece ribadita da precedenti pronunce”.
Anche la Quarta Sezione del Collegio di Garanzia del Coni (il Collegio è paragonabile ad una “Corte di Cassazione dello sport”) ha, dunque, premiato la linea difensiva della Turris, condotta ancora una volta con successo dall’avvocato Eduardo Chiacchio e dai suoi collaboratori.