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Cosenza, prima l’errore poi la perla: Situm decisivo

Bravo Matosevic che ha evitato il secondo gol del Pordenone, piace Millico in campo per tutta la partita. Delude ancora Anderson e Florenzi entra bene

MATOSEVIC 6,5 La parata su Butic evita un probabile crollo, perché il Pordenone sarebbe andato sul doppio vantaggio. Decisivo anche il tocco sulla conclusione di Pinato a inizio secondo tempo.

TIRITIELLO 6 Non è condizionato dall’ammonizione dopo nemmeno un quarto d’ora.

RIGIONE 6 Il cartellino giallo dà l’impressione che potesse incidere sulla prestazione ma la sensazione svanisce minuto dopo minuto.

VENTURI 6 Entra deciso per portare via il pallone nonostante il pesante cartellino e con i piedi dimostra di sapervi fare. Dal 26’ s.t. FLORENZI 6 Vivace, il ragazzino ha il fuoco dentro.

ANDERSON 5 Mezzo squillo nel recupero del primo tempo con l’unico cross dopo uno scambio con Caso. Dal 1’ s.t. CORSI 6 Dal suo piede parte l’assist per il gol di Situm.

PALMIERO 6 Non basta l’investitura ufficiale di Occhiuzzi che lo ha messo al centro del suo progetto. Chiude la partita in crescendo.

CARRARO 6 Pochi squilli e poco nel vivo del gioco nella prima parte di gara. Meglio nel secondo tempo.

SITUM 6,5 Un fallo da rigore che non può essere archiviato come una semplice disattenzione. Il suo primo cross a un quarto d’ora dal 90’. Ma regala una perla in occasione del gol dell’1-1. Dal 38’ s.t. SY S.V. Si rivede dopo un bel po’.

CASO 5 Nella prima giocata esagera con il dribbling, gioca diversi palloni ma non incide. Dal 18’ s.t. BOULTAM 6 Entra in partita.

MILLICO 6,5 Degli attaccanti è l’unico che chiama Perisan alla parata, in almeno tre circostanze. E rimane in campo per tutta la partita: segnale importante.

GORI 5 Un sinistro a giro dal limite a fil di palo l’unico acuto. Dal 18’ s.t. PANDOLFI 5 Conferma un po’ di fatica a capire i ritmi della Serie B.

OCCHIUZZI 6 Pochi giorni per provare a trasferire i suoi concetti: il lavoro è soltanto nella fase iniziale. La superiorità numerica è un bel vantaggio anche se la squadra non ha mai dato segnali di sofferenza, anche dopo avere subito lo svantaggio.

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