Non è esclusa una vera e propria rivoluzione nel pacchetto dei difensori centrali, soprattutto dal momento in cui con Occhiuzzi si va verso un modulo diverso

C’è un dato inequivocabile sul quale soffermarsi: nelle ultime 12 partite il Cosenza ha subito 21 gol. Molti dei quali figli di errori tecnici del singolo, al di là di una fase difensiva che evidentemente coinvolge tutta la squadra ma che non è stata mai efficace. Dopo il successo (1-0) nel derby con il Crotone, i rossoblù nelle successive partite hanno sempre subito almeno un gol. E il caso ha voluto che si è trattata dell’ultima presenza di Vaisanen nei tre centrali di difesa. L’infortunio ha poi tolto dai giochi il finlandese.

Evidentemente i troppi gol subito hanno messo sotto processo la difesa, reparto che quasi certamente verrà rivoluzionato al mercato di gennaio. Si dovrebbe ripartire da due certezze: Rigione e Vaisanen, il cui rientro dovrebbe essere il prossimo 5 febbraio contro il Brescia. Potrebbe rimanere anche Venturi. Sembra certo, invece, il ritorno alla Juventus di Minelli che dovrebbe essere girato in prestito in Serie C. Da verificare le posizioni di Pirrello e Tiritiello: uno dei due potrebbe anche partire. In entrata sembra quasi certo il ritorno di Andrea Hristov (trattativa ai dettagli con lo Slavia Sofia) mentre va tenuta in forte considerazione la possibilità di ingaggiare l’esperto Vasco Regini in uscita dalla Reggina.

Con la difesa a tre sembra chiaro che i centrali in organico dovranno essere almeno sei in tutto. Ma nel caso in cui prevarrà nelle idee di Occhiuzzi l’utilizzo della line a quattro, in organico rimarranno al massimo cinque calciatori in tutto di cui almeno uno giovane.