Protagonista in Serie A con la Sampdoria il portiere non dimentica la piazza dove ha disputato una straordinaria stagione nonostante la retrocessione sul campo
Wladimiro Falcone parata dopo parata si sta ritagliando uno spazio importante nella Sampdoria che sta lottando per la permanenza in Serie A. Una serie di coincidenze lo hanno portato a diventare titolare, al posto di Audero: finora 7 presenze. La scorsa estate sarebbe dovuto andare allo Spezia e in Serie B alla Ternana. A gennaio la chiamata della Spal che lo stesso portiere racconta sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola. “Qui ero chiuso da Audero, sarei andato a giocare sei mesi, ma poi sono risultato positivo al Covid-19, Emil si è fatto male e ora sono qui”. Da protagonista, aggiungiamo.
Il prossimo 12 aprile compirà 27 anni, l’età della maturazione piena per un calciatore. Lunga gavetta prima di questa esplosione. Una serie di prestiti in giro per l’Italia in Serie C lo forma, fino alla scorsa stagione quando si è affermato in rossoblù. “Poi il Cosenza, una piazza che amo, mi hanno trattato benissimo, un campionato super”. La dichiarazione raccolta da Filippo Grimaldi, inviato della rosea a Bogliasco.