A Frosinone i rossoblù non hanno raccolto per quanto avrebbero meritato soprattutto per le occasioni create nel primo tempo. Poi Maggioni ha condizionato il risultato

Se è vero che i risultati condizionano giudizi e prospettive, questa volta sono tanti i motivi per pensare positivo nonostante la sconfitta. Il Cosenza è vero che è tornato da Frosinone senza punti ma allo stesso tempo ha dimostrato di mettere in difficoltà una delle squadre candidate alla promozione in Serie A. A dirla tutta, questa grande differenza non si è vista soprattutto nel primo tempo quando i rossoblù sono riusciti a creare i presupposti per andare in vantaggio. Due volte il portiere Minelli ha negato la gioia del gol a Laura.

È piaciuto l’atteggiamento della squadra, grazie anche all’impostazione tattica di Bisoli il quale ha ingabbiato Grosso con la mossa del doppio trequartista. Infatti passati i primi minuti di partita, non è sfuggita la posizione di Florenzi il quale da mezzala si è messo di fianco a Caso a sostegno proprio di Laura. E bene hanno fatto Kongolo e Palmiero centrali di centrocampo con Bittante a destra e Sy a sinistra a disegnare sul terreno di gioco dello Stirpe un 3-4-2-1 decisamente efficace.

Non hanno portato i frutti sperati i cambi effettuati dal tecnico rossoblù. Evidentemente il pallino del gioco, anche se non ha mai creato particolari pericoli, passato al Frosinone non ha messo Larrivey nelle condizioni di fare la punta. Non è entrato in partita Ndoj e l’assenza di Palmiero si è sentita quando è stato costretto a uscire. Ancor di più è mancata la vivacità di Florenzi, un ragazzo, pare di capire, al quale non sarà facile rinunciare in futuro.

Decisive le decisioni di Maggioni, l’arbitro che ha in parte condizionato il risultato. Proprio che lui che da Var in Perugia-Benevento ha fatto cambiare idea all’arbitro, addirittura quando le squadre stavano rientrando negli spogliatoi. Due gli episodi che Pierpaolo Bisoli ha fortemente contestato nella sala stampa dello Stirpe. Prima il fallo di Zampano sul Laura lanciato a rete, in cui il difensore del Frosinone poteva essere espulso. Poi il calcio di rigore con Hristov che è stato ingenuo ma evidentemente anche Tribuzzi ha fatto fallo. Con la Var la decisione sarebbe potuta essere diversa. Ma ora si guarda avanti: domenica arriva il Benevento al Marulla, altro snodo cruciale.