Nei giorni scorsi il legale della famiglia del centrocampista rossoblu ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni al quotidiano La Nuova Ferrara
Si torna in aula, alla Corte d’Assise di Cosenza, per il processo sulla morte di Denis Bergamini. La dodicesima e la tredicesima udienza si terranmo il 28 e il 29 marzo. Nei giorni scorsi il legale della famiglia del centrocampista rossoblu ha rilasciato un’intervista dalle colonne del quotidiano “La Nuova Ferrara”.
L’avvocato Fabio Anselmo, salito agli onori della cronaca per il processo sulla morte di Stefano Cucchi, non ha nascosto alcune preoccupazioni sul clima che aleggia attorno a questo caso: “Sono vent’anni che faccio processi in corte d’assise, tanti e delicati, ma qui la tensione va oltre, diventa fisica, anche nei confronti della mia persona, e vivo cose mai vissute in altri contesti”.
Anselmo ha poi aggiunto: “Sembra quasi ci sia un corpo a corpo, ma a senso unico. Mi è stato prospettato il rischio che io potessi avere un incidente stradale nelle trasferte in automobile tra Ferrara e Cosenza, aggiungendo che sarei dovuto stare attento, con il relativo commento che non ne sarebbe valsa la pena”.
L’avvocato della famiglia Bergamini pone anche un punto di riflessione alla stampa locale: “Ho rilasciato sempre interviste anche alla stampa “ostile”, penso ai processi Cucchi, Uva, Aldrovandi, Stefano Zurlo del Giornale mi ha fatto un’intera pagina, ma anche Libero, Il Tempo… Da quella stampa calabrese, invece, non ho mai ricevuto una telefonata, per altro ci sono alcuni di quei giornalisti che compaiono nelle intercettazioni ed emerge un loro coinvolgimento emotivo a favore della difesa. No, loro non mi hanno mai interpellato, non una volta che una”.