Carraro e Palmiero hanno rappresentato il più grande equivoco tattico della stagione che hanno portato a due esoneri e una classifica imbarazzante
Nell’idea di squadra del direttore sportivo Roberto Goretti il fulcro del gioco sarebbe dovuto passare attraverso i piedi, la tecnica e la visione di gioco di Marco Carraro. Un suo pallino, tant’è che lo aveva avuto anche a Perugia arrivato dal Foggia durante la sessione del calciomercato di gennaio 2019. Fu la stagione dei playoff mentre quella successiva portò il Grifo alla retrocessione attraverso la finale playout persa con il Pescara.
Quella di Goretti è rimasta soltanto un’idea sulla carta. Infatti il blitz del presidente Eugenio Guarascio in persona a Milano, portò all’ingaggio di Luca Palmiero. Un ritorno che aveva fatto breccia soprattutto nell’ambiente, in quello storico periodo decisamente ostile al proprietario del club, visto l’ottimo ricordo che il centrocampista napoletano aveva lasciato. Ma di fatto ha scombussolato il progetto iniziale del direttore sportivo.
Da lì è cominciata la convivenza tra i due centrocampisti. A parte la fase iniziale della stagione, con il passare delle partite l’incompatibilità è emersa specie dopo che alcune vittorie molto fortunose (Como e Crotone) avevano offuscato i grandi limiti. L’ostinazione con la quale si è insistito ha successivamente portato all’esonero di Zaffaroni, il quale non è mai riuscito a dipanare l’ingarbugliata matassa tra le sue idee e quelle del direttore sportivo. Prezzo salatissimo pagato anche da Occhiuzzi, il quale sull’incompatibilità tra Palmiero e Carraro ha preferito la via dell’equilibrismo a oltranza che lo ha portato sulla stessa strada percorsa dal suo predecessore.
Con i due allenatori l’argomento era stato toccato più volte ma entrambi hanno sempre agevolato il percorso del compromesso. Per poi scoprire che sarebbe stato meglio se la logica dei loro pensieri avesse prevalso sulle “tentazioni”. Alle quali evidentemente ha ceduto anche Bisoli, dopo avere resistito 7 partite per poi schierarli insieme all’8ª circostanza. Certo, l’infortunio di Kongolo, comunque in netto calo rispetto alle prime prestazioni, ha complicato la situazione.
Avrebbe potuto giocare Florenzi titolare, me nessuno lo ha detto ufficialmente che da dopo la partita con il Lecce si sta trascinando problemi fisici. E Voca? Fonti interne al club hanno detto chiaramente (sabato tra il primo e secondo tempo della partita con il Parma) che si tratta di un doppione di Palmiero. E qui la domanda sorge spontanea: perché è stato ingaggiato, se nell’organico c’erano già altri due registi? La risposta la possiamo trovare nell’imbarazzante classifica del Cosenza, perfettamente in linea con una stagione nata male e proseguita peggio. Non rimane che aggrapparsi ai guai e ai risultati degli altri per sperare in un finale migliore.
