Durante l’udienza sono visionati alcuni reperti. Tra questi le scarpe, la catenina e l’orologio indossati dal calciatore rossoblu la sera della sua scomparsa
L’udienza numero 22 per il processo sulla morte di Denis Bergami si è aperta con l’aperta di una scatola contenenti i reperti di reato davanti alla Corte e ai giudici popolari. Tra i reperti mostrati ci sono anche le scarpe l’orologio e la catenina che Bergamini indossava la tragica sera del 19 Novembre 1989. Il tutto completamente intatto che come ha dichiarato l’avvocato di parte Fabio Anselmo: “Materializza l’impossibilità e l’incongruenza della versione dell’imputata“.
Successivamente sono state ascoltate la vedova di Mimmolino Corrente e la sorella di Alfredo Rende i due factotum del Cosenza Calcio sul finire degli anni 80. Natalina Rende ha ricordato il particolare delle scarpe prese dal fratello all’obitorio di Trebisacce.
Successivamente è toccato Giorgio Venturin, compagno di squadra di Denis nella stagione 1988-1989. I due furono protagonisti di uno sfortunato episodio alla vigilia di Udinese-Cosenza. In uno scontro di gioco Bergamini si ruppè la tibia. Venturin ha raccontato come dopo quell’episodio Bergamini non ebbe nulla da ridire e continuò ad allenarsi forza e volontà per tornare in campo. Le ultime due persone ascoltate sono state Arsenia Perri e Carla Crispino.