Il docente di medicina legale dell’Università La Sapienza ha parlato con la stampa al termine dell’udienza: “Morto per un meccanismo asfittico”

Per il dottor Vittorio Fineschi, professore di medicina legale all’università La Sapienza di Roma, ci sono pochi sulla morte di Denis Bergamini, il centrocampista del Cosenza Denis Bergamini era già morto prima di essere investito dal Fiat-Iveco 180 guidato da Raffaele Pisano.

Nel corso dell’udienza davanti al Tribunale di Cosenza il professore in medicina legale ha risposto alle domande di pm e difesa. All’uscita dall’aula ha parlato con la stampa circa la dinamica dell’incidente e la morte di Bergamini. Queste le sue parole: “L’idea che mi sono fatto è che Bergamini fosse già cadavere, steso sul selciato stradale, supino, e che sia stato sormontato da un camion a moto lento, che andava a 30/35 chilometri orari, trascinato per un breve periodo, sormontato, dopodiché risormontato in retromarcia, cosa che gli ha fatto assumere quella posizione torsionale del busto rispetto alle gambe. Ci sono voluti tanti anni per avere quelle indagini che a mio avviso dimostrano con oggettività la tesi che lui fosse già morto e che era stato ucciso prima”. Secondo Fineschi, Denisi Bergamini è morto per un “meccanismo asfittico”. Il medico ha poi aggiunto: “Le modalità possono essere molteplici: ho fatto l’esempio del sacchetto in testa, può essere stato un mezzo soffice. È difficile poterlo dire. Sicuramente un mezzo asfittico. Ma la cosa che è importante è che se ne era già accorto il professore Avato nel 1989. Questo è molto importante perché quando si descrive un enfisema polmonare, quindi delle alterazioni polmonari e delle alterazioni cardiache, in un calciatore professionista che doveva giocare il giorno seguente una partita, qualcosa doveva dirci che c’era un’anomalia. E forse ci sono voluti troppi anni per dire che c’era un’anomalia”.

Fineschi ha poi aggiunto: “Nel 2022 possiamo avvalerci di tecniche che nel 1989 non c’erano. Si pensi a quanto è stata utile la Tac su un cadavere esumato dopo tutti questi anni, e si pensi quanto sia stato utile ripetere gli accertamenti tecnici che hanno portato a dirci che c’era un’emorragia a livello degli organi del collo”.