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Cosenza, tra luci e ombre la risalita rimane un obiettivo percorribile

I pareggi non aiutano a incidere sulla classifica e l’ultimo posto penalizza ulteriormente ma per centrare la salvezza i piccoli passi servono a poco

Già di per sé il pareggio rappresenta una mezza sconfitta nell’era dei 3 punti. Mettiamoci che il Cosenza è ultimo in classifica, di conseguenza il concetto si amplifica in negativo ovviamente. Tra luci e ombre è arrivato lo 0-0 di sabato con la Ternana che con tutte le difficoltà del momento rimane una signora squadra in zona playoff e con un organico di gran lunga superiore a quello dei rossoblù. Inciso d’obbligo, altrimenti si corre il rischio di andare troppo fuori strada.

Per l’ennesima stagione i Lupi si ritrovano a inseguire una disperata salvezza dopo che dal mercato estivo e dal girone d’andata sono arrivate soltanto pernacchie. Per gli applausi c’è tempo ma bisogna fare in fretta, altrimenti si rischia di rimanere bruciati nel fuoco. Perché evidentemente le scottature precedenti non hanno lasciato segni profondi, tali da abbandonare l’improvvisazione e la scarsissima professionalità che ormai accompagna il Cosenza nel suo percorso in Serie B. E non solo, verrebbe da aggiungere…

La politica dei piccoli passi serve a poco. Ma c’è di buono, per dirla alla Viali, che per la seconda partita consecutiva Micai non ha subito gol. Grazie anche alle prodezze del portiere stesso, con l’aggiunta che la squadra sta mostrando, ancora con poca continuità nell’arco della partita, più compattezza. Adesso urge il salto di qualità che si spera possa arrivare soprattutto da un campione come Zarate. Sabato è stato buttato nella mischia senza avere mai fatto un allenamento con i nuovi compagni di squadra. E vedere come tratta il pallone, lascia ben sperare.

È arrivato il momento di vedere più luci e meno ombre. Altrimenti l’obiettivo si fa difficile da raggiungere. Nonostante la risalita rimane percorribile, come ricorda la classifica. Pazzesca. Dai 22 punti del Cosenza, ultimo in classifica, alla zona playoff ci sono soltanto 9 punti. Come dire: 3 vittorie, o 3 sconfitte – scrive Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport – possono stravolgere il destino. Che nel caso dei Lupi è nelle proprie mani. Mai come adesso, per dare continuità ai due risultati utili consecutivi, occorre un blitz che a Bari, domenica prossima, sembra proibitivo. Però la bellezza del calcio, al netto delle partite tarocco, è che nulla può essere dato per scontato…

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