La vittoria nel derby potrebbe avere dato indicazioni importanti sull’undici titolare nelle prossime undici partite: pochi cambi e molte certezze per riscrivere il finale in undici tappe

I gol di Marco Nasti tra il 90′ e 92′ del derby con la Reggina hanno modificato, inevitabilmente, giudizi e prospettive per il Cosenza. Soprattutto in questo finale di stagione, che si proverà a riscrivere grazie alle undici partite che rimangono da qui alla fine della regular season. La classifica è cortissima con 7 squadre in 7 punti e la salvezza diretta a -4 (Perugia). E il successo nel derby ha consegnato a Viali anche una base sulla quale costruire continuità nell’undici base.

Inevitabilmente alcuni cambi potranno esserci ma rimangono tanti punti fermi imprescindibili. Partita dopo partita Micai è diventato una certezza. In mezzo alla difesa Meroni sta dimostrando di meritare più fiducia e Vaisanen rimane un’altra colonna mentre Rigione, martedì titolare soltanto per l’indisponibilità del finlandese poco prima del fischio d’inizio, dovrà sgomitare per tornare a essere intoccabile. A sinistra D’Orazio dà garanzie mentre Rispoli sull’out opposto nell’arco della partita fa più cose negative che positive: le 143 presenze in Serie A fanno parte delle statistiche. E basta. Mentre con Venturi la squadra sembra avere più equilibrio difensivo.

Il ritorno di Florenzi a centrocampo dà più imprevedibilità. Brescianini è sempre più in crescendo e Voca, nonostante non sia ancora al meglio della condizione fisica, garantisce equilibro nella fase di non possesso. Cortinovis sulla trequarti può diventare devastante e assieme a Marras garantiscono il supporto necessario per la prima punta che dopo il derby con la Reggina non potrà che essere Nasti. E comunque da Calò a D’Urso passando per il Delic visto martedì sera e chi non dovrebbe giocare titolare in difesa, dalla panchina ci sono buone risorse. L’importante è rimanere sul pezzo.