Fabio Caserta, allenatore del Cosenza, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con la Feralpisalò, in programma sabato 4 novembre alle ore 14:00.
LE CONDIZIONI DI ZUCCON – “Non è ancora pronto per giocare dall’inizio, non ha il ritmo gara e viene da un infortunio delicato. Deve essere più sereno nei contrasti, ma sta decisamente meglio rispetto a due settimane fa. I giocatori non vanno gestiti, devono avere 90 minuti nelle gambe e in questo momento non li ha. Ma può essere molto utile a gara in corso. Gli altri stanno bene, Florenzi l’ho rivisto molto bene, così come Sgarbi. Ma devo fare delle scelte. Chi subentra però, lo abbiamo visto, spesso risulta decisivo. Anche con lo Spezia per esempio Tutino e Florenzi, entrati in corso, hanno fatto molto bene e questo è importante”.
L’AVVERSARIO – “L’atteggiamento deve essere sempre lo stesso, battagliero, la squadra deve imporre il proprio gioco e cercare di vincere. Non dobbiamo guardare la classifica, il campionato è difficile. Il Lecco contro di noi era in difficoltà, poi ha vinto consecutivamente a Pisa e Palermo. Noi dobbiamo pensare al nostro obiettivo, fare più punti possibile, cercando di salvarci il prima possibile, sapendo che è difficile e che in ogni gara ci sono insidie. Anche domani sarà una partita difficilissima da affrontare. La Feralpi ha cambiato sistema di gioco e allenatore, ho visto la gara col Catanzaro e non è stata una partita a senso unico come suggerirebbe il risultato finale. Dobbiamo puntare a fare una grande gara e conquistare i tre punti”.
SUL DERBY – “Sono d’accordo con le parole del direttore, ci deve essere della sana rivalità come è giusto che sia. Ci sarà tempo per parlarne ma deve vincere lo sport. So che sia a Cosenza che a Catanzaro si aspetta tantissimo questa partita ma noi ci concentriamo sul domani, sull’avversario di turno”.
SU FLORENZI – “È un patrimonio della società come tutti gli altri. L’ho visto pronto, può giocare dall’inizio o subentrare, deciderò domani. Con lui in campo non cambia comunque il sistema di gioco, perché può giocare esterno o dietro la punta, mezzala. La squadra ha un’identità e lui si sposa benissimo con il sistema di gioco che stiamo adottando in questo periodo”.
