Qualche settimana fa ci siamo interrogati sul presente di Gianmarco Begheldo, il fantasista prelevato a luglio dalla Virtus Verona e che con il Cosenza ha firmato un contratto triennale (scadenza fissata a giugno 2027). Uno dei primi “colpi” del direttore sportivo Delvecchio.
Per il classe 2003 tre panchine in prima squadra tra fine ottobre e inizio novembre. Prima e dopo alcune presenze, quattro complessive, con la formazione Primavera rossoblu, tutte da titolare queste ultime. All’apertura del mercato di gennaio è stato uno dei primi a salutare, con la formula del prestito, destinazione Union Clodiense, squadra che poi è retrocessa in Serie D. E qui si apre il mistero.
Perché se forse il ragazzo poteva non essere pronto per la Serie B – d’altronde veniva da una stagione di Lega Pro con 25 presenze delle quali solo 6 da titolare – è apparso strano che, dopo appena tre panchine, sia letteralmente sparito dai radar. Mai più una convocazione, senza però comunicazioni di eventuali infortuni. Apparentemente depennato dalle liste, Begheldo non è stato preso in considerazione neanche quando la formazione granata è apparsa pressoché spacciata.
La spiegazione alla “sparizione” di Begheldo, con il beneficio del dubbio, dopo qualche approfondimento da parte della nostra redazione, l’abbiamo trovata. Secondo quanto abbiamo appreso, il ragazzo sarebbe stato messo da parte senza tanti complimenti per questioni disciplinari.
Il calciatore è approdato alla Clodiense in concomitanza con il cambio in panchina, da Andreucci a Bruno Tedino. Quest’ultimo lo ha appunto convocato tre volte a gennaio, lasciandolo però sempre in panchina. Forse Begheldo si aspettava di essere coinvolto nell’immediato con un ruolo da protagonista e, dopo la terza gara da spettatore, avrebbe esternato il suo disappunto. Per usare un eufemismo, secondo le nostre informazioni.
Tedino, allenatore di una certa esperienza, e il club, lo avrebbero quindi escluso dalla lista dei convocabili. D’altronde a livello contrattuale è stato un sacrificio di poco conto, essendo Begheldo approdato alla Clodiense in prestito secco. Un investimento invece fin qui senza alcun frutto per il Cosenza, perché il ragazzo non solo non ha dato il seppur minimo contributo ai Lupi – a onor del vero, come detto, non è mai stato neppure testato in prima squadra – ma non ha nemmeno colto l’occasione per mettersi in mostra.
Il Cosenza quindi a luglio si ritroverà in ritiro, verosimilmente pre campionato di Serie C, un giocatore che nell’ultimo anno non si è praticamente mai visto. Andrà valutato senza pregiudizi, senza dubbio, perché ci auguriamo che un’esperienza del genere possa essere risultata comunque in qualche maniera formativa per lui.
È però un dato di fatto che quello di Begheldo lo scorso luglio, almeno per questa stagione, si sia rivelato un investimento totalmente superfluo. Fosse stato un caso isolato, ci sarebbe poco da star lì a puntualizzare. Ma il trequartista ha ancora due anni di contratto ed è stato uno dei nomi che poi non hanno avuto, come detto, alcun peso nella disastrata stagione dei Lupi. Come, a vario titolo, Strizzolo, Sankoh, Mauri, tutti partiti a gennaio. Non che molti degli innesti estivi e invernali siano riusciti a spostare granché gli equilibri di questa squadra. Qualche fuoco di paglia, per poi sprofondare nuovamente nella generale mediocrità di un’annata da dimenticare.
13 risposte
Ursino,Ursino …che hai combinato???
Ursino????? 🤣🤣🤣🤣 figli di Guarà!!!
Non ci sono parole e,come al solito manca la trasparenza oltre la competenza.
Il ds quest’anno ci ha rovinato la vita a tutti .. lui e solo lui ..
Beh.dispiace per Delvecchio che è sicuramente una brava persona ma magari il ds nn è proprio il suo mestiere. Peccato averlo sperimentato qui da noi..e in questo dobbiamo ringraziare ursino..ce lo dimentichiamo troppo spesso.
Bravo …… esatto……. questo incapace lo ha portato ….. il grande Ursino….. andato via da Cosenza alla chetichellla senza proferire parola ……… senza giustificazione e senza un saluto alla città…….
Venuto a Cosenza solo per piazzare il suo compare ….. che era senza arte ne parte…..Loro sono i veri artefici della nostra retrocessione…. ci hanno propinato Sanko…..che si vedeva da un miglio che non era cosa per il calcio italiano è stata un’offesa per tutta Cosenza aver fatto queste scelte scellerate …. NON SI PUO’ SCOMMETTERE SULLA PELLE DEI TIFOSI……..VERGOGNATEVI
Bravo concordo. Bisogna mettere in evidenza chi li ha portati questi.
Invece di prendere 6 Scarsoni ne prendo tre buoni…no ? Caro Del Vecchio…il primo degli imputati visto che il budget era quello dell’anno scorso…. E l’anno scorso è stato tutta un’altra cosa..
DS peggiore in assoluto
🤝👏🏻
Del vecchio doveva fare l’astronauta
DEL VECCHIO ANDASSE A LAVORARE IN FABBRICA . FORSE E MEGLIOOO
Ennesima riprova del fatto che oltre ai giocatori Del Vecchio ha sbagliato soprattutto gli uomini, prendendo inadatta tecnicamente ma soprattutto caratterialmente.