Nel corso della 57° udienza del processo per la morte di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza scomparso il 18 novembre del 1989 è stato ascoltato il marito dell’imputata Isabella Internò. Luciano Conte, ex poliziotto oggi in pensione, in aula ha dichiarato: “Quando morì Bergamini conoscevo già Isabella. Con lei ci sentivamo di tanto in tanto. Poi ci siamo fidanzati all’inizio degli anni Novanta. Non ho mai conosciuto Bergamini. Lei mi raccontò che l’ex fidanzato si era suicidato, gettandosi sotto un camion”.
Nella sua deposizione, ha poi riferito di avere parlato con la moglie della morte di Bergamini dopo la riapertura del caso, invitandola “a dire la verità”. Rispondendo poi alle domande della presidente della Corte d’assise, Paola Lucente, Conte ha ribadito di aver sempre creduto alla versione fornita della moglie e di non avere “mai avuto necessità di indagare sul suo passato”. Al termine dell’udienza l’avvocato Fabio Anselmo, difensore della famiglia Bergamini ha parlato con gli organi di stampa: “Credo che abbiamo chiuso il processo. Il marito dell’imputata ha tradito tutte le debolezze di una tesi difensiva che fa acqua da tutte le parti e ha chiuso il cerchio, fornendo un quadro preciso della situazione che ha portato all’uccisione di Denis Bergamini”. Presente in aula oltre alla sorella Donata, anche l’ex compagno di squadra Gigi Simoni.
