Statisticamente i rossoblu soffrono nei secondi 45 minuti di gioco. Sono ben 14 i punti persi nell’ultimo quarto d’ora

Curiosa quanto allarmante l’analisi dei punti persi dal Cosenza negli ultimi 15 minuti di gara, i quali a confronto con quelli recuperati nell’ultima tranche di gioco di certo non si equivalgono e soprattutto lasciano tanto rammarico.
Son ben 14 i punti persi dagli uomini di mister Braglia nel finale, i quali probabilmente pagano dazio l’inesperienza alla categoria sopratutto ad inizio stagione (11 di questi sono stati persi nel girone d’andata), ed inoltre guardando oggi la classifica già solo la metà di questi poteva valere se non i play-off, la salvezza quasi aritmetica.
L’altra faccia della medaglia ovviamente racconta dei punti che i lupi hanno portato a casa nel finale, ovvero quelli nei match contro Verona (2-2), Carpi (1-1), Crotone (0-1), Padova (2-1) e Venezia (0-1).
Quel che è certo è che al netto pesano di più i punti persi, che quelli recuperati sul filo di lana.

I lupi della Sila inoltre si affermano essere una squadra che gioca meglio nella prima frazione: 37 punti raccolti in quest’ultima contro i 34 della seconda, dato che non fa altro che sottolineare quanto i rossoblu soffrano nel gestire il ritmo nei secondi 45 minuti.

Uniforme invece il cammino dei cugini di Crotone, i quali mettono a referto 31 punti nel primo tempo, ed altrettanti nel secondo, mentre sono 7 i punti recuperati negli ultimi 15′ di gara ed altrettanti persi negli stessi.

Una partita di calcio è vero che dura 90 minuti, ma senza gli ultimi 15 oggi la classifica sarebbe così: