Il tecnico rossoblu è intervenuto ai microfoni di B Magazine: “Onestamente non ho mai pensato alla Serie A, anche da calciatore ho pagato il mio pessimo carattere, dipende tutto da questo”
Capitolo futuro, Braglia non si scompone. La massima serie non è mai stato un obiettivo, alla luce delle sue uscite “spontanee”: “Onestamente non ho mai pensato alla Serie A, anche da calciatore ho pagato il mio pessimo carattere, dipende tutto da questo. Spesso il mio modo di fare non piace, ma sono contento di essere così, vado avanti per la mia strada.”
L’intento del tecnico toscano appare chiaro: “Sogno di continuare a lavorare e stare bene. In campo mi diverto, lo staff del Cosenza è di prim’ordine, ragazzi giovani che non mi fanno sentire la fatica. Continuare a divertirmi
facendo quello che faccio, questo è il mio sogno…”. Infine, Braglia tesse le lodi della città bruzia: “Qui sto da Dio, è una piazza appassionata e la gente ti fa sentire importante. I bambini vengono agli allenamenti, vogliono la foto o l’autografo, abbiamo riacceso l’entusiasmo. Gli obiettivi, però, li definirà la proprietà. È anche una questione di budget. Vedremo…»