Il 2 luglio 2000 la Nazionale azzurra veniva sconfitta ai supplementari contro la Francia di Trezeguet. Con un pizzico di rossoblu in campo…
Il Fiore della speranza. Per chi insegue il sogno di diventare un calciatore professionista, per ogni cosentino che lo ha preso a modello. Stefano è ancora un autentico idolo in città: talento e sacrificio per arrivare in alto, una condicio sine qua non che il centrocampista ha sempre rispettato.
Italia e Spagna tappe di un’unica vita, dopo le giovanili a casa sua, tra la sua gente. E, il 2 luglio 2000, un ricordo indelebile quanto amaro: la sconfitta della Nazionale Italiana nella finale degli Europei contro la Francia.
Fiore era titolare inamovibile, al fianco di compagni strepitosi quali Totti, Di Biagio, Nesta, Maldini e Cannavaro. Un titolo che sembrava ormai ad un passo, grazie al vantaggio di Delvecchio al 55’. Poi, il gol di Wiltord al 93’ ad accendere improvvisamente le speranze dei francesi. Si va, dunque, ai supplementari. Del Piero spreca una clamorosa occasione, risponde al 103’ Trezeguet con il golden gol che chiude la contesa.
Amarezza in campo, un’intera nazione piange i suoi campioni. Stefano, però, da quel giorno in poi diventerà una colonna dell’intero calcio italiano. Con i colori rosso e blu nel cuore…
