Considerati infortuni e squalifiche, a Perugia Braglia difficilmente potrà optare per il 4-3-3. Rischioso il 3-5-2, al vaglio il 4-3-2-1 con Mungo e Garritano alle spalle di Litteri
“In ogni gioia c’è qualcosa di amaro che i fiori incupisce”. Lo diceva Epicuro, non uno qualunque. Regole e aforismi universali, atemporali. Per informazioni, chiedere al Cosenza: la vittoria netta per 2-0 sulla ostica Cremonese ha rimediato, infatti, alla squadra di Braglia tre infortuni e una squalifica. Per Corsi stagione finita, Embalo starà fuori per molto tempo e stessa sorte potrebbe toccare a Idda. A tutto ciò si aggiungono le squalifiche di Baez, causa doppia ammonizione, e Tutino, il quale dovrà scontare un altro turno di squalifica. E Maniero dovrebbe rientrare a cavallo tra la partita contro il Carpi (26 febbraio) e quella contro il Foggia (1 marzo).
Una situazione per niente idilliaca, che obbligherà mister Braglia a partire per Perugia con gli uomini contati. Pertanto, non sarà possibile schierare in campo il 4-3-3, vista la disponibilità in attacco dei soli Litteri e Garritano. Ritornare al 3-5-2, dopo aver assimilato gli schemi della difesa a 4, sarebbe parecchio rischioso, pertanto l’unica soluzione rimane quella di costruire il classico 4-3-2-1 ad albero. Interpreti di questo modulo, in avanti, sarebbero Garritano e Mungo alle spalle della punta Litteri.
Una scelta non utopica, con lo stesso mister Braglia che, nella conferenza stampa post-gara, ha confermato ai giornalisti la ferma intenzione di utilizzare maggiormente Mungo nei prossimi impegni. E non potrà essere altrimenti, vista la coperta cortissima dei Lupi. A meno che non si ritorni sul mercato, ma questo è un altro discorso…