Il direttore di gara della sezione dell’Aquila concede il gol di Spalek in netto fuorigioco e dopo un errore così evidente, viene designato per Sassuolo-Sampdoria in Serie A. Stesso trattamento adesso è atteso per Illuzzi dopo il calcio di rigore non assegnato ai Lupi nonostante il fallo di mani di Gravillon
Federico Dionisi della sezione dell’Aquila è l’arbitro che ha diretto la scorsa settimana Cosenza–Brescia al Marulla. Lo stesso direttore di gara ha concesso il gol di Spalek nonostante il numero 7 della squadra lombarda fosse in netto fuorigioco. Certo il secondo assistente Marco Scatragli della sezione di Arezzo non ha fatto nulla per aiutare l’arbitro ma resta il fatto che la squadra di Corini ha avviato la rimonta grazie a un gol che andava annullato. Ci fosse stato il Var…
La dietrologia non appartiene alla nostra testata ma dopo avere visto Dionisi dirigere Sassuolo–Sampdoria, partita valida per la 28ª giornata del campionato di Serie A, qualche sospetto sorge spontaneo. Un arbitro che commette un gravissimo errore come quello in Cosenza–Brescia, non può essere “promosso”. Ecco che si scatenano i commenti al veleno. “Promosso perché, forse, è stato bravo ad… ubbidire?”. Certe dinamiche sfuggono a chi vive il mondo del calcio in pantofole e poltrona…
È evidente che l’errore ha condizionato la partita a favore di un Brescia che riscuote tutte le attenzioni possibili. Nelle stanze dei bottoni rivedere i lombardi in Serie A, con un presidente come Cellino, è un qualcosa che fa comodo. Non è stato da meno l’arbitro Lorenzo Illuzzi della sezione di Molfetta, il quale non ha assegnato al Cosenza un calcio di rigore per un netto mani di Gravillon nella partita di venerdì a Pescara. Due indizi non fanno una prova, però in tanti, partita dopo partita, si stanno convincendo del fatto che il Cosenza la salvezza se la dovrà conquistare “con unghia e denti. Contro tutti e tutto”, perché qualcuno comincia a sentire puzza di bruciato…