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Cosenza, il tuo campionato comincia proprio adesso

Andare a caccia del colpevole dopo la sconfitta di Lecce non aiuta: la salvezza non era un discorso chiuso prima e non lo è ancor di più oggi. Si entra nella fase decisiva e serve il sostegno di tutti. Al resto dovrà pensare Braglia, certamente capace di inculcare al gruppo la cattiveria necessaria e l’atteggiamento giusto da tenere in campo

 

Che il capitolo salvezza non fosse un discorso chiuso etra ben chiaro da tempo, nonostante i mugugni di chi non ha la capacità di guardare oltre il proprio parametro. Alla vigilia della sfida con il Palermo sul nostro portale abbiamo ospitato una lunga intervista a Nicola Binda della Gazzetta dello Sport, nella quale sottolineava proprio che “non c’è da stare tranquilli”. E non sono mancate le critiche, proprio in riferimento a quanto detto dal giornalista del quotidiano sportivo. A guardare la classifica con la giusta attenzione, ci si rende conto che, in fondo, aver parlato di salvezza ancora in bilico pochi giorni addietro non era poi così sbagliato.

 

Certo, la sconfitta di Lecce ci sta. Il Cosenza avrebbe potuto anche gestire meglio il vantaggio ma la forza dei salentini è venuta fuori minuto dopo minuto, nonostante i rossoblu abbiamo cercato di rispondere colpo su colpo. La squadra di Liverani non a caso si ritrova in testa alla classifica, nonostante venga considerata una sorpresa per il solo fatto che sia una neopromossa. Ma spulciando nei bilanci vengono fuori cifre da capogiro investite dalla società per accarezzare il sogno del ritorno in Serie A. Vero, un progetto cambiato in corsa ma pur sempre di progetto si tratta.

 

E il progetto del Cosenza è sempre stato quello della salvezza. Da mettere in cassaforte prima possibile. E non dopo la partita di Lecce dove, comunque, sono stati commessi tanti errori. Da parte di tutti. Se un allenatore dice che non gli è “piaciuto l’atteggiamento messo in campo nella ripresa…” e che “Non abbiamo preso un cartellino giallo in tutta la partita e non è una cosa che una squadra che deve salvarsi può permettersi: dobbiamo essere più cattivi…”, c’è da preoccuparsi e non poco. Il campionato dei rossoblu non è ancora finito e tocca proprio a Braglia inculcare cattiveria e atteggiamenti giusti, necessari per centrare l’obiettivo.

 

Il vantaggio sulla coppia LivornoVenezia rimane di 5 punti ma il Cosenza ha giocato una partita in più, considerato che proprio all’ultima giornata la squadra di Braglia osserverà il turno di riposo. Ancora sei partite da giocare e le prossime due potrebbero dare un impulso decisivo alla classifica: domenica sera lo scontro diretto con il Crotone al Marulla e sette giorni dopo la sfida in casa del Padova. Questo non è il momento di andare a caccia del colpevole, come accade sempre a queste latitudini dopo una sconfitta, ma di spingere la squadra in quello che si annuncia il momento più delicato della stagione. A cominciare dal derby di domenica sera.

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