Il celebre doppio ex, padre dell’ormai famosissimo Nicolò, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni: “Il mio Cosenza puntava alla Serie A, ma vedo delle analogie con la società attuale”
Dici Zaniolo e pensi subito al piccolò Nicolò che attira le attenzioni dei club calcistici di mezzo mondo. Gli appassionati un po’ più grandi, però, ricorderanno anche le gesta del padre Igor, ex attaccante, tra le altre di Cosenza e Spezia. “Sono piazze simili: esigenti, perché nei momenti duri possono anche mettere in difficoltà, ma capaci di trascinare quando le cose vanno bene” afferma Zaniolo in esclusiva ai nostri microfoni, “non trovo grosse differenze, entrambe mi hanno dato tanto e seguo i loro risultati con grande piacere”.
La Spezia, però, ha un posto di rilievo nel cuore di Igor: “E’ la città dove vivo, dove sono nati i miei figli e mia moglie.”. Poi, però, spazio ai ricordi in rossoblu: “Il nostro Cosenza era una squadra consolidata in B e puntava ad arrivare nelle parti alte della classifica, volevamo costruire qualcosa di importante per far gioire i tifosi”. Analogie col Cosenza di oggi? Zaniolo risponde così: “Sicuramente il clima caldo che c’è attorno alla squadra. Pagliuso aveva mantenuto il Cosenza ad alti livelli per tanti anni, anche ora c’è una società solida che può garantire molto alla tifoseria”.
27 presenze e 13 gol all’ombra del “San Vito”, c’è una persona in particolare da ringraziare: “Gigi De Rosa è una bravissima persona, era psicologicamente vicino a noi dal momento che aveva appeso da poco gli scarpini al chiodo. Mi aiutò molto in varie fasi della stagione”. Lunedì sera si gioca proprio Cosenza-Spezia, Zaniolo non azzarda un pronostico ma rivela un passaggio interessante: “Il fattore campo può contare, lo Spezia fuori casa fa un po’ fatica. Non saprei per chi tifare ma in questo momento direi Cosenza. Attenzione però allo Spezia: quando vuole, sa essere un’ottima squadra”.
