L’ex tecnico napoletano è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni: “Ringrazio ancora adesso il tifo rossoblu per il supporto che mi diedero nella storica promozione dalla C alla B, in città c’è un ambiente speciale”

Una vita di calcio, con il pallone sempre in testa. Gianni Di Marzio non ha davvero bisogno di presentazioni: allenatore vincente e talent scout di caratura internazionale, capace di scoprire gente del calibro di Maradona, Messi e Cristiano Ronaldo, ci fermiamo qui. Col cuore legato alla città di Cosenza, Di Marzio segue spesso e volentieri le vicende dei Lupi.

Mercoledì al “Marulla” i rossoblu sfideranno il Venezia, altra squadra nel passato professionistico del mister napoletano. “A Cosenza conquistai una promozione attesa da ventitré anni dalla C alla B, mentre nella città lagunare facemmo il salto dalla cadetteria alla massima serie. Furono due promozioni storiche, in Calabria nelle vesti di allenatore mentre a Venezia da direttore sportivo“ afferma Di Marzio in esclusiva ai nostri microfoni.

Una grande cavalcata culminata col ritorno in Serie B, quello della stagione 1987/88, di cui l’ex tecnico ha grandi ricordi: “Fu un successo imprevedibile, quando ero arrivato la squadra era in zona retrocessione mentre poi riuscimmo ad arrivare nelle prime posizioni. Devo ringraziare il pubblico di Cosenza, che mi ha aiutato a scrivere quella bella pagina di calcio. Avevo una squadra molto forte, tutti i giocatori erano compatibili l’uno con l’altro, fu merito loro e anche del pubblico che era stato responsabilizzato al punto tale che divenne la decisiva arma in più”. 

Bei ricordi anche in laguna: “A Venezia fu una vittoria tecnica, costruita però alla stessa maniera di quella ottenuta a Cosenza. La Serie B non è mai facile vincerla. A Cosenza c’era una società più familiare, mentre Zamparini era più volubile, stavamo sempre a tribolare”. Quando tornerà Gianni Di Marzio a Cosenza: “Presto, molto presto. Devo venire a salutare un po’ di amici, magari anche durante impegni infrasettimanali come successe in occasione del torneo Bergamini. A proposito, speriamo che questa vicenda si concluda presto, hanno davvero esagerato…”.