L’ex trottolino rossoblu elogia il lavoro dell’allenatore: “Eccezionale nell’anno della promozione dalla Serie C1…”. Sulla Serie B: “Ottimo lavoro del direttore a gennaio”. E poi sui calciatori: “Vi spiego perché impazzisco per Embalo…”
Albertino Urban il prossimo 17 giugno compirà 57 anni, un passato da calciatore con le maglie, tra le altre, di Udinese, Genoa e Cosenza. Alla squadra silana è rimasto sempre legato: dopo la parentesi da calciatore, è stato anche Team manager nel 2010 chiamato dal suo ex compagno di squadra Renzo Castagnini che era direttore sportivo. Nella prima parte dell’intervista abbiamo raccontato della visita fatta nel ritiro sabato scorso a Cava de’ Tirreni alla vigilia della sfida con la Salernitana.
L’ex rossoblu segue sempre il Cosenza. “Ho parlato anche con Braglia l’altra sera. Lui è indiscutibilmente l’artefice principale della splendida cavalcata in Serie C: bravi i calciatori a dare il massimo ma è stato molto bravo l’allenatore a farli vincere”. Il ritorno in Serie B non è stato facile: girone d’andata condotto tra mille difficoltà, poi la svolta nella seconda parte del campionato. “Dalla vittoria di Crotone in poi c’è stata la svolta. Così come il successo in casa del Venezia. Bravo il mister a tenere il gruppo unito. E bravo al direttore sportivo capace di migliorare la squadra nel corso della finestra di mercato a gennaio”.
Si informa sul futuro Urban. “Ho letto che Tutino potrebbe rimanere un altro anno: sarebbe un bel regalo per il popolo rossoblu. Anche se le certezze per il futuro restano Braglia e Trinchera: allenatore e direttore sportivo rappresentano più di una garanzia”. Ma a parte Tutino e Palmiero qual è il calciatore che è piaciuto di più all’ex trottolino dei Lupi? “Non ho dubbi: indico Embalo. È uno di quei calciatori che nell’arco di una partita ha la capacità di riuscire a spaccarla. Una velocità micidiale, tecnica sopraffina anche se deve migliorare nella costanza”.
