L’ex centrocampista dei Lupi esprime la sua opinione sul vivaio rossoblu in esclusiva ai nostri microfoni: “Il presidente dovrebbe chiedersi perché mandiamo i ragazzi al Nord. Se tirasse su un settore giovanile, potrebbe evitare di spendere grosse cifre per i giocatori…”
Circa un mese fa, la nostra redazione analizzava in un accurato approfondimento i risultati scadenti del Settore Giovanile cosentino. A tal proposito, si è espresso ai nostri microfoni Luca Altomare, direttore tecnico dell’Asd Soccer Montalto, scuola calcio affiliata all’As Roma. “Al settore giovanile del Cosenza manca programmazione. Ne parlavo qualche settimana fa con Perrotta, in occasione di un torneo a Roma fatto insieme con tutte le associate all’AIC Junior. E dalla chiacchierata è prevalso proprio che il Cosenza manca di programmazione e strutture” le parole significative dell’ex centrocampista dei Lupi.
Messaggio chiaro a Guarascio: “Secondo me il presidente dovrebbe cominciare a pensarci. Bisogna fare selezioni e stage, il Cosenza ora è in Serie B, non più in C o D. Bisogna iniziare a tirare su un settore giovanile a partire dai piccoli, c’è bisogno di una scuola calcio”. Poi, Altomare insiste: “Bisogna chiedersi perché le scuole calcio della città come il Marca o l’ASD Soccer Montalto preferiscano mandare i ragazzi fuori. Se ci fosse un capo scouting del Cosenza e venisse a chiedermi un giocatore, lo manderei nella società della sua città. Invece ci arrivano richieste da squadre del Nord, e per ovvie ragioni noi indirizziamo i nostri ragazzi lì…”.
Il settore giovanile è un investimento che a lungo termine può portare a grossi guadagni: “Qui non c’è programmazione, questo se lo dovrebbe chiedere il presidente. Lui deve acquistare i giocatori, tirarseli su da dentro significa risparmiare e magari fare cassa in futuro. Non è un pensiero difficile, ma c’è bisogno di investire con gente preparata e qualificata”.
