Il capitano rossoblu ha parlato in mixed zone al termine della partita: “Quando il mister mi ha detto di giocare ero incredulo, lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato”
Il derby tra Crotone e Cosenza, valido per la prima giornata di campionato, ha visto anche il ritorno di capitan Corsi. Una prestazione di grande cuore e sacrificio, dopo quel maledetto infortunio ai legamenti che lo ha tenuto fuori per tanto tempo: “Sono tornato dopo sei mesi precisi. Volevo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, soprattutto staff tecnico e medico. Sono contento di essermi affidato a loro”.
7 febbraio, ultima apparizione del terzino in campo con la maglia rossoblu: “Quando il mister mi ha detto di giocare ero incredulo, lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato. Potevamo fare qualcosa in più, ma era la prima partita e faccio i complimenti a tutti i ragazzi. Anche a quelli in panchina, perché i risultati si ottengono in 20”. Poi, da vero capitano, Corsi continua a dispensare complimenti al gruppo: “Sono fiero dei miei compagni di squadra, con loro posso andare anche in guerra. Abbiamo fatto una buona partita, se si gioca con cuore e testa non si hanno limiti. Il Crotone è una grande squadra, hanno giocato già partite ufficiali. Ma noi abbiamo rispetto di tutti e paura di nessuno”.
Anche ieri tifosi assolutamente encomiabili: “E’ riduttivo giudicare i supporters del Cosenza, nei momenti di difficoltà ci sono sempre stati accanto. Quel 2-1 contro il Padova con diecimila persone a mio parere ha dato il via alla salvezza. Loro sono l’emblema di una provincia intera e insieme possiamo rompere le scatole a tutti quanti”.
Infine, sguardo al prossimo step chiamato Salernitana: “Sappiamo quanto i nostri tifosi sentano questa partita, dobbiamo essere umili e lavorare a testa bassa. Se riusciamo a dare il 100% possiamo fare bene. Loro dovranno trovare una squadra col sangue alla bocca”.