A metà degli anni ’90 Luciano Gaucci acquistò dal Cosenza Marco Negri e mandò in riva al Crati Cristiano Lucarelli. Un giro di attaccanti che portò nelle casse del club ben 7 miliardi delle vecchie lire
Stagione 1994-1995, il Cosenza nonostante i 9 punti di penalizzazione riesce a conquistare la salvezza grazie ai gol di Marco Negri, che mette a segno ben 19 reti in 34 partite. Da mesi, il Perugia del vulcanico Luciano Gaucci, mette nel mirino il centravanti milanese e a ferragosto conclude l’affare con il presidente Pagliuso. Quattro miliardi nelle casse del club rossoblu, più le comproprietà di Gioacchini e Lucarelli.
Se la trattativa per Gioacchini si concluse in breve tempo, quella con il bomber livornese fu più complicata. Alla fine l’accordo venne raggiunto: quarantasei milioni sborsati dai rossoblu, una buonuscita del Perugia di quattordici e un premio di cinquanta alla realizzazione del quindicesimo gol stagionale.
In Umbria arriva la definitiva consacrazione di Negri: 18 gol e promozione nella massima serie. A Cosenza Lucarelli sorprende tutti: 15 gol (con annesso bonus) e convocazione in nazionale Under 21 per le Olimpiadi di Atlanta 1996. Prima però arriva la cessione al Parma e altri quattro miliardi nelle casse della società di Via Bendicenti. In totale, grazie a quella operazione intavolata da Gaucci e Pagliuso, il Cosenza calcio incassò ben 7 miliardi delle vecchie lire.
Una trattativa descritta nei minimi dettagli nel libro “Tenetevi il miliardo” scritto da Carlo Pallavicino, storico procuratore dell’attuale tecnico del Catania.