Tifo Cosenza
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Cosenza, i 45 giorni di Petrone e le verità assolute che dovranno essere raccontate

La confusione che si genera nel club è datata: il contratto a tempo non rappresenta una novità. Stop agli alibi per tutti: la salvezza dei Lupi è nelle mani di Trinchera e Braglia

I 45 giorni di Luca Petrone, dal 21 novembre 2019, giorno del suo annuncio nel ruolo di direttore generale del Cosenza calcio, al 4 gennaio 2020, giorno dell’annuncio della conclusione del rapporto di lavoro per naturale scadenza del contratto, vanno oltre la riduttiva conclusione di chi con superficialità ha etichettato l’ultima decisione del club come tempestiva prima che la situazione degenerasse. Che nel Cosenza calcio regni la confusione più totale bisogna andare indietro nel tempo. E di molto.

Non è stato certo l’arrivo di Petrone a portare il Cosenza al terzultimo posto. E questa non vuole assolutamente essere una difesa d’ufficio verso una persona alla quale è stata data l’opportunità di muoversi con disinvoltura in questi primi giorni di mercato. Addirittura si racconta che proprio in questi giorni, abbia portato un centrocampista svedese, ex Göteborg, a sostenere le visite mediche senza che Trinchera e Braglia fossero informati. Ma se l’ex direttore generale lo ha fatto, sicuramente c’è stato qualcuno che lo ha autorizzato.

Da qui la confusione di cui si è, giustamente, scritto. Così com’è stato corretto definire clamorosa l’interruzione del rapporto di lavoro: non è normale assumere un direttore generale a tempo. Non è da club professionistico, di Serie B. E non è la prima volta che ciò accade nel Cosenza: anche Cerri, in Serie C, firmò un contratto a tempo fino al 31 dicembre. Evidentemente il generatore di confusione è da cercare proprio nel club.

Non bastano due righe due di un comunicato stampa per spiegare cosa sia realmente accaduto. E nessuno ha il diritto di arrogarsi di raccontare verità assolute, denigrando il lavoro degli altri. Servirebbe che qualcuno spiegasse il motivo per il quale Petrone era stato nominato direttore generale (o, come si racconta da più parti, “controllore” generale). E se verranno fuori tutte le verità (cosa poco probabile nell’ipocrita mondo del calcio) ci sarebbe da andarsi a nascondere…

Chi conosce bene Guarascio sa che nulla accade a caso. E quest’ultima decisione altro non è che una ulteriore assegnazione di responsabilità nei confronti di chi ha voluto che ciò accadesse. Il tempo degli alibi è scaduto. Per tutti. Adesso la salvezza del Cosenza è esclusivamente nelle mani di Trinchera e Braglia.

Subscribe
Notificami
guest

33 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Prima vittoria per Viali da quando è tornato sulla panchina dei Lupi: "Successo meritato ma...
Doppietta per l'ex Ascoli in un momento delicato a livello personale, il bomber napoletano viaggia...
Antonucci in azione
Ennesimo snodo cruciale per i Lupi che al Mapei Stadium di Reggio Emilia si presentano...

Dal Network

Un altro pareggio per Michele Mignani. prima dell’esonero di Bari era l’allenatore che aveva ottenuto...

L'allenatore Michele Mignani sembra orientato a confermare il 3-4-1-2 con Di Francesco sulla trequarti...

Altre notizie

Tifo Cosenza