Il centrocampista cosentino in diretta Instagram sulla pagina di Di Marzio, ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera
Quarantena romana per Stefano Fiore. L’ex centrocampista cresciuto nelle giovanili del Cosenza ha raccontato in diretta su Instagram a Casa Di Marzio, la sua vita ai tempi del coronavirus.
Chiusa la sua avventura a Perugia la fianco di Massimo Oddo, Fiore è rientrato nella capitale:“Ho ripreso a fare le operazioni di matematica con le mie figlie. Poi cerco di ritagliarmi un’oretta per tenermi in forma. Poi serie Tv e letture, come tutti noi”.
L’emergenza lo tiene anche lontano dai campi di Padel: “Anche in quarantena mi diverto a vedere partite di questo sport, ci gioco spesso. Totti e Marchegiani si sono costruiti il campo a casa, sono molto bravi. È un gioco crudele perché devi giocare con un compagno che ti completi e non è semplice da trovare”.
Dalla Lazio (“È stata la squadra più forte dove ho giocato”) al Parma (“Nel ’98 con quella squadra avremmo dovuto vincere 3/4 scudetti”) fino alla nazionale.
Protagonista dell’Europeo del 2000 in Olanda: “Ero entrato in Nazionale solo qualche mese prima facendo il mio esordio a febbraio a Palermo. Non mi sarei mai aspettato di giocare titolare. Era un’Italia piena di campioni”. E sul suo rapporto con Francesco Totti: “Con Del Piero è il 10 più forte italiano degli ultimi anni. Lo conosco dai Giochi del Mediterraneo e ho visto anno dopo anno la sua crescita. Nell’Europeo del 2000 si consacrò. Giocarci insieme fu bello e molto facile, ci siamo trovati benissimo. Quando in semifinale contro l’Olanda, prima dei rigori ci ha detto che andava a fare il cucchiaio nessuno l’ha preso sul serio”.
