A Sportitalia il mancino marocchino ha parlato dei rossoblu. “Sono rimasto in città e ci alleniamo in video chat. La gratitudine verso la società mi ha portato a firmare un contratto ai minimi federali, il resto dell’ingaggio lo paga il Newcastle”
Il passato al Palermo e l’opportunità di andare alla Juve, Roma o Fiorentina nel racconto davanti alle telecamere. Ma ka presenza di Achraf Lazaar a Sportitalia lo ha portato a parlare anche del Cosenza e dell’emergenza attuale legata alla pandemia da Covid-19. “Sono rimasto qua in città – ha detto il calciatore marocchino alla giornalista Valentina Ballarini – e sto osservando rigorosamente le indicazioni del Governo. La salute viene prima di tutto”. Il mancino si è soffermato anche su come trascorre le giornate. “Assieme ai compagni di squadra ci alleniamo molto, si lavora in video chat. Il nostro prof (Luigi Pincente, ndr) è il top, stiamo facendo un ottimo lavoro”.
Lazaar ha parlato anche del ritorno in campo. “Ci atteniamo a quello che ci verrà detto di fare. Sono certo che nel momento in cui verrà presa la decisione, sarà quella giusta perché ponderata da persone che in primo luogo pensano a tutelare la salute della gente”. Capitolo stipendi: si parla di una riduzione. “Per quel che mi riguarda – ha raccontato Lazaar – sono già stato riconoscente al Cosenza per avermi dato questa opportunità di rimettermi in gioco, tant’è che ho firmato un contratto ai minimi federali. Il resto dell’ingaggio lo paga il Newcastle”.
La Ballarini ha toccato anche l’argomento legato all’allenatore. Prima c’era Pierino Braglia, quindi l’interregno di Bepi Pillon fino a prima che esplodesse l’emergenza Coronavirus che ha portato il tecnico a decidere di starsene vicino alla famiglia in Veneto. E adesso il giovane Roberto Occhiuzzi, in attesa che venga eventualmente ufficializzato alla ripresa del campionato. “Un ragazzo molto determinato e allo stesso tempo preparato nonostante sia giovane. Con lui lavoriamo molto dal punto di vista tattico, al momento soltanto con dei video. Ha le idee molto chiare su come mettere in campo la squadra, nel caso in cui si tornasse a giocare”.
