L’ex attaccante gestisce una tabaccheria e su Facebook scrive: “Vendo cannabis light, contattatemi”
Nel 2010 ha indossato la maglia del Cosenza, adesso dopo aver appeso le scarpe al chiodo e tentato la carriera televisiva partecipando ad alcuni programmi tv come Uomini e Donne e Temptation Island, Davide Matteini su Facebook annuncia: “Vendo cannabis light. Per spedizioni anche fuori Livorno, contattatemi…”.
Intervistato sulle colonne de Il Resto del Carlino l’ex attaccante rossoblu ha raccontato la sua nuova vita lontano dai riflettori: “Gestisco da quattro anni una tabaccheria nella mia Livorno. Vendo marijuana, ovviamente quella legale. Ho i permessi, tutto in regola e certificato, sennò chiuderei domani. La compro sfusa, poi la rivendo con tutti i parametri di legge. E ho inventato un mio marchio: ‘Sailor’s weed’, erbaccia del marinaio”. Un business insolito per un ex calciatore: “Sì, ma pulito. Qualche mese fa ci fu caos sulla legge e venne sospesa la vendita. Poi per fortuna Salvini si è tolto di mezzo…”.
Matteini ha fatto della schiettezza la sua caratteristica migliore e ancora oggi non le manda a dire: “A febbraio mi è scaduta la squalifica per il calcio-scommesse. Guardando chi gioca oggi potrei scendere in campo con gli scarponi Timberland… Però no, vorrei fare l’allenatore e cominciare dai ragazzini. Ho il patentino per allenare fino alla D. Ho un dialogo aperto con l’Empoli per le giovanili, vedremo”.
Un mondo del calcio che resta nel suo cuore nonostante qualche delusione di troppo: “Il tempo cancella tutto. Non ho assassinato nessuno. E poi guardate Masiello, dopo quello che ha combinato è ancora in Serie A. Il calcioscommesse non finirà finché nello sport si potrà scommettere. D’altronde c’è chi guadagna 2-3 mila euro, ma se gli offri 10 mila euro per truccare una gara in pochi dicono di no. Io non ho venduto una partita, sono finito nelle intercettazioni con Di Nicola“. Matteini ha poi aggiunto: “Devi solo prendere i soldi e basta. Non c’è riconoscenza, guardate Totti alla Roma. Fa bene Ibrahimovic che si arruffiana tutti i club, prende i soldi e se ne va”.
Una lunga intervista, dove c’è anche il tempo di togliersi un sassolino dalla scarpa. Nella sua esperienza esperienza in riva al Crati, Matteini incrociò anche Tommaso Coletti: “Gli amici rimasti nel mondo del calcio li conto su una mano. Un giorno gli chiesi due biglietti. Non mi ha neppure risposto. Che poi, ma chi è Coletti…”.
