Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella, lancia l’allarme: “Il protocollo indicato per la A, da noi è insostenibile. Costerebbe almeno 500 mila euro a società…”
“Se applicassimo il protocollo della Serie A anche in B, abbiamo stimato che costerebbe 500 mila euro a società, con un extra per tutto il sistema B tra gli 8 e 10 milioni. Non è sostenibile un sistema di questo tipo. Bisogna trovare una sostenibilità anche per il calcio di B altrimenti non si andrà avanti”. Lo dice Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella in una dichiarazione all’Ansa.
L’incontro tra il Comitato tecnico scientifico e i medici della Figc non ha fatto emergere certezze. Troppi e di difficile applicazione i paletti da superare: confinamento e ritiro per tutti, tamponi, sanificazioni, alberghi esclusivi, voli charter e quarantena totale in caso di positivi. “Il protocollo è insostenibile per la Serie B. Se c’è un positivo che succede? Tutti vanno in quarantena: ci chiediamo se questo rende possibile la ripresa del campionato”, si chiede Antonio Gozzi.
Si parla per il campionato cadetto di fine giugno per concludere la stagione in due mesi entro fine agosto. “Siamo in una situazione di incertezza totale, che è la peggio di tutte. Le società di B – aggiunge il presidente della Virtus Entella – hanno bisogno di regole certe, chiare, che garantiscano la salute non solo dei giocatori ma di tutti i lavoratori coinvolti della squadra. Ci sarebbe piaciuto ricominciare con una chiarezza di visione di quello che succederà dopo”.