Il giovane allenatore, da calciatore difensore dei Lupi, non è convinto del ritorno alla normalità da subito. “Il rischio è che si possa bloccare tutto nuovamente. In Francia e Olanda…”
Giovanni Paschetta lo scorso 15 marzo ha compiuto 45 anni. Da calciatore è stato per anni un pilastro della difesa del Cosenza: in totale con la maglia rossoblu ha collezionato 163 presenze, di cui 124 in Serie B, 11 nella Coppa Italia e 28 in Serie C. Oggi fa l’allenatore, dopo una parentesi nei dilettanti, in una scuola calcio della città. Quarantena in famiglia per l’ex difensore, il quale dice la sua sul calcio in genere ai tempi della pandemia da Coronavirus mentre del Cosenza e di Roberto Occhiuzzi parla a parte sul nostro portale.
L’argomento sul quale si dibatte maggiormente è la ripresa dei campionati. “Da una parte – dice Paschetta – sarebbe meglio tornare a giocare. Vedendo le partite darebbe una parvenza di ripresa della vita… Dall’altra parte non conviene, perché appena ci sarà un contagio la squadra andrebbe in quarantena e si bloccherebbe di nuovo tutto… È una decisione difficile da prendere. In ogni caso – conclude l’ex Cosenza – penso che se finissero così i campionati, sarebbe giusto confermare le classifiche attuali. Come hanno fatto in Francia, Olanda e Belgio. Quello che è accaduto è un fatto eccezionale, per cui giusto così. Ma siamo in Italia dove tutto può essere il contrario di tutto…”.