Il presidente dell’Udinese è intervenuto a RadioUno. “I calciatori hanno bisogno di un mese di allenamenti prima di giocare”
Il fronte del no alla ripresa del campionato fra meno di un mese, lo guida l’Udinese. Prima è intervenuto il direttore generale Pierpaolo Marino, adesso si registra quello ancora più deciso del presidente Giampaolo Pozzo. “Riprendere a giocare il 13 di giugno è un insulto all’intelligenza. Qualsiasi preparatore atletico – le parole di Pozzo nel corso della trasmissione Radio anch’io Sport su Radio Uno – dice che dopo due mesi e mezzo di inattività un giocatore ha bisogno minimo di un mese di allenamenti veri. Allenamenti agonistici, con la palla, con le partitelle, con scontri fisici. C’è ancora tempo per iniziare ma facciamo col cervello”.
“I calciatori – ha aggiunto il numero uno del club friulano – hanno bisogno di giocare e sarebbe opportuno trovare una soluzione logica per giocare, quindi fare un mese di allenamenti. C’è questo trionfalismo della Germania ma lì ci sono già 16 infortunati e stanno giocando una volta a settimana. Noi, invece – ha concluso Pozzo –, dovremmo giocare due volte a settimana. Per essere coerenti dovremmo cominciare a fine giugno”. Evidentemente dall’emergenza Coronavirus non è cosi semplice e scontato venirne a capo. I tempi non sono ancora del tutto maturi.