Contro lo Spezia si annuncia una sfida difficile ma solo con unità e coesione i rossoblu potranno ritrovare la fiducia nei propri mezzi
La sconfitta contro l’Ascoli ha complicato, più di quanto non lo fosse già prima, la corsa verso la salvezza diretta. Ma con sei partite da giocare c’è ancora tempo per crederci e per passare anche attraverso il playout. Una cosa è certa: il Cosenza non vuole mollare, lo ha detto chiaramente Roberto Occhiuzzi nel post partita con i marchigiani, anche se la strada è in salita ma può succedere di tutto.
Manca qualità in mezzo al campo, ma non è una novità. Se il mercato del club è sempre stato giudicato incompleto, un motivo ci sarà. E la partenza di Kanoute ha complicato ulteriormente le cose. Tre partite in dieci giorni e la rimonta contro il Trapani hanno anche tolto un po’ di energie mentali a Riviere e soci. Ma nel gruppo si segnala una decisa voglia di rivalsa, anche perché contro la squadra di Davide Dionigi i Lupi meritavano indiscutibilmente qualcosa in più, non fosse altro per le cinque palle gol create fino a prima che l’Ascoli facesse il primo tiro (parato) verso la porta di Perina.
A La Spezia mancherà Sciaudone (ex della gara) per squalifica, servirà un’altra impresa per tornare dal Picco con i tre punti, con i padroni di casa che proveranno a giocarsi il tutto per tutto nella corsa verso il secondo posto. In mezzo al campo le scelte di Occhiuzzi sono obbligate: di certo ci sarà il ritorno di Bruccini dal primo minuto, al suo fianco ballottaggio tra Prezioso e Broh. La condizione fisica è, in questo momento, è importante ma la forza del gruppo reciterà un ruolo determinante.