Nessun successo allo stadio “Nereo Rocco”. Ma nell’impianto friulano arrivò anche una matematica salvezza
Venerdì sera il Cosenza andrà a far visita al Pordenone. Dopo aver disputato la prima parte di stagiona alla “Dacia-Arena” di Udine, dopo il lock-down i nero verdi si sono trasferiti al “Nereo Rocco” di Trieste.
Una città che rievoca ricordi dai sentimenti contrastanti. Nel 1990 dopo la morte di Denis Bergamini, il Cosenza grazie al pareggio a reti bianche contro la Triestina al “Grezar” conquistò la salvezza grazie alla classifica avulsa. I rossoblu chiusero la stagione a quota 34 punti in coabitazione con Barletta, Messina e Monza. La squadra di Di Marzio, subentrato a stagione in corso a Gigi Simoni evitò dunque lo spareggio insieme al Barletta mentre finirono in Serie C Licata, Como, Catanzaro e Monza, battuto allo spareggio dal Messina.
Una gioia che verrà subito cancellata dalla tragica scomparsa dei due magazzinieri Alfredo Renda e Mimmolino Corrente, vittime di un tragico incidente stradale sulla statale 106 jonica.
Oltre al pareggio-salvezza del 3 Giugno sono quattro i precedenti nelle città degli alabardati , il bilancio è di due pareggi e due sconfitte. In ordine cronologico l’ultimo precedente risale alla stagione 2002/03, vittoria della Triestina firmata da Fava. L’ultimo risultato utile invece risale al 28 Aprile del 1991. Il Cosenza sotto di due reti riusci a pareggiare con una doppietta di Angelo Aimo.