Il disperato tentativo del club granata di vedersi cancellata la penalità sta condizionando la festa salvezza dei rossoblu. Dalla proposta di patteggiamento al Collegio di garanzia del Coni
La premessa è d’obbligo: siamo in Italia e c’è da attendersi di tutto, anche se, nel caso specifico, i precedenti lasciano poco spazio a interpretazioni diverse da quelle già attuate dagli organi di giustizia sportiva fino a questo momento. In Serie B il campo ha emesso le sue sentenze con Pescara e Perugia a giocarsi la salvezza nel playout, Trapani e Juve Stabia a fare compagnia al Livorno in Serie C. E, soprattutto, la festa del Cosenza che in queste ore si fa fatica a godersela fino in fondo perché aleggia la paura Trapani. O meglio, la Giustizia sportiva.
Cerchiamo di spiegare, senza entrare in linguaggi tecnici, cosa è accaduto. La società granata ha pagato alcuni stipendi con due giorni di ritardo, motivo per il quale è arrivato il deferimento. Durante la fase dibattimentale era stato proposto al Trapani di patteggiare la penalizzazione di 1 punto. Ma qualcuno nel club granata è rimasto convinto delle proprie ragioni e non ha accettato perché, secondo loro, i due giorni di ritardo erano stati causati dall’emergenza Covid. Erano stati chiesti 2 punti ma gliene fu comminato soltanto uno, poi tornati a essere 2 in appello.
La sentenza, una volta che al Trapani hanno dato i 2 punti, sostanzialmente dice: l’emergenza Covid c’è stata dappertutto, non soltanto a Trapani. E soltanto il club siciliano non ah rispettato la perentorietà dei termini previsti dalle carte federali. Tant’è che il presidente Pace si è dimesso e in una lunga lettera ha ammesso le colpe del club, chiedendo scusa per l’errore fatto.
Domanda che tutti fanno: ma il ricorso del Trapani è per un solo punto di penalizzazione oppure per tutte e due? Semplice: nel ricorso c’è il tentativo di vedersi cancellata la penalizzazione, cosa che, semmai dovesse accadere, creerebbe un precedente preoccupante per il mondo del calcio. Tutti sarebbero, in futuro, autorizzati a pagare soltanto una parte degli stipendi e la rimanenza appena ce n’è la disponibilità.
Il Collegio di garanzia del Coni potrebbe anche accogliere parzialmente il ricorso e, di conseguenza, restituire un punto. Ma da più parti, al di là delle fibrillazioni del momento, c’è la sensazione che non cambi proprio nulla e che il ricorso verrà respinto. Per dirla alla casalinga: tutto rimane com’è, un solo punto restituito, tutti e due i punti riassegnati. È vero che siamo in Italia ma stavolta pare di capire che certe preoccupazioni sembrano eccessive. Pochi giorni e sapremo: alle ore 15.30 di giovedì 6 agosto il ricorso verrà discusso.
