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Cosenza, il passo in avanti è sulla mentalità che Occhiuzzi ha trasferito ai calciatori

Un altro tassello positivo che fa pendant con l’identità di squadra: passo in avanti in quel percorso di crescita di cui parla sempre l’allenatore. Ma contro il Frosinone si sono anche visti i soliti limiti…

Vittoria a parte, la partita di Frosinone ha detto che il Cosenza prosegue spedita in quel percorso di crescita di cui ha sempre parlato Occhiuzzi. Certo, analizzare una gara dopo una vittoria è decisamente più semplice specie se la critica rimane superficiale. Ma andando oltre i tre punti, l’aspetto che più balza agli occhi è la mentalità con la quale ha affrontato la sfida. La voglia di rubare palla per ripartire e arrivare in porta. Pressing alto, da parte degli attaccanti, dei centrocampisti ma anche degli esterni: un messaggio forte ai calciatori di Nesta.

L’azione che fotografa la mentalità del Cosenza è quella che ha portato al secondo gol. Procediamo per ordine: fuori Vera, fino a quel momento tra i migliori, dentro Corsi. Pensiero unanime, o quasi: ecco, adesso Occhiuzzi si chiude per difendere il vantaggio. E invece proprio Corsi rimane alto, recupera il pallone che arriva a Baez dal cui piede destro parte l’assist per la doppietta di Carretta. Questo significa giocare con la mentalità giusta, arrivare sempre prima sul pallone. Un altro tassello positivo, che fa pendant con l’identità di squadra che ha sempre caratterizzato il Cosenza di Occhiuzzi.

Non solo la parte bella, perché anche al Benito Stirpe si sono visti i limiti che nelle precedenti partite hanno chiuso la porta alla probabile vittoria o che hanno portato alle due sconfitte di fila. Disattenzioni difensive, su tutte il pallone regalato a Maiello che avrebbe potuto cambiare il corso della partita stessa e la mezza dormita su Novakovic lasciato libero di potersi girare in area di rigore. Fortuna ha voluto che in porta c’è Falcone, il quale la sua parata salva risultato continua a garantirla.

E poi, a proposito di difetti, gli errori che si commettono sotto porta. Baez venerdì sera si è superato, anche se è riuscito a essere decisivo pure lisciando un pallone davanti alla linea di porta. Errore che ha costretto il portiere Bardi alla respinta, finita sui piedi dell’opportunista Carretta. Per quanto ha prodotto, i rossoblù, in campo con la nuova maglia, avrebbero certamente meritato di segnare qualche gol in più. È importante capitalizzare ciò che si crea, altrimenti si corre il rischio di non vincere. O di perdere com’è successo con Chievo e Brescia.

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