Giovedì della prossima settima prenderà il via la fase dibattimentale presso il Tribunale della città dei bruzi sul ricorso presentato da Luca Petrone
Dove eravamo rimasti? A poco più di un anno fa, esattamente al 4 gennaio 2020. Quel giorno il Cosenza calcio con un comunicato stampa informava che “il rapporto di lavoro con il signor Luca Petrone si è concluso per naturale scadenza del contratto. Il Cosenza ringrazia il signor Petrone per quanto fin qui fatto e gli augura le migliori fortune per la sua attività futura”. Una versione che l’ex direttore generale ha sempre contestato. Tant’è che si è rivolto alla giustizia per impugnare quanto deciso dal club rossoblù.
Un passo indietro ulteriore. Siamo al 21 novembre 2019, giorno in cui, sempre con una nota diffusa alla stampa, il Cosenza calcio comunicava “di aver affidato il ruolo di direttore generale al signor Luca Petrone. Petrone, nato ad Acri in provincia di Cosenza il 18 ottobre 1975, ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio nel Perugia, per poi ricoprire il ruolo di osservatore della prima squadra in diverse società della massima serie tra le quali il Genoa, il Catania, il Palermo e l’Inter. Approda da oggi in rossoblù per mettere a disposizione del Cosenza calcio le proprie competenze”.
Un rapporto di lavoro durato poco più di trenta giorni. Secondo la posizione del club un rapporto giunto alla scadenza naturale. Invece, da quanto si è appreso, le carte bollate hanno fatto il loro percorso fino ad arrivare nelle aule del Tribunale di Cosenza. Infatti giovedì prossimo, 4 marzo, nel palazzo di giustizia cittadino si terrà la prima udienza sul ricorso presentato da Luca Petrone.