I gol nel settore giovanile, la crescita al fianco di Marulla fino alla chiamata della Juventus. E proprio in rossoblù l’inizio della sua carriera da allenatore
Gli incroci tra Bruno Trocini e il Cosenza partono alla fine degli anni 80, tanti gol nel settore giovanile e la crescita al fianco di Gigi Marulla in prima squadra fino al debutto in prima squadra contro l’Ascoli in Serie B, quando entrò in campo, a 16 anni, al posto di Biagioni.
La chiamata della Juventus e due anni di Primavera, quasi sempre aggregato da Trapattoni alla prima squadra al fianco di Baggio, Ravanelli e Vialli. Due stagioni in prestito al Trento, il ritorno a Dipignano in Promozione e poi ancora Castrovillari al fianco di Marulla, la Reggiana, l’Andria e la Lodigiani.
Nel 2003 il ritorno in Calabria a Rende in Serie D dove ritrova il Cosenza sprofondato nei dilettanti dopo il fallimento. I biancorossi dominano la stagione e nel derby di ritorno sbancano il San Vito con una doppietta proprio di Trocini nel primo tempo che prima sorprende la difesa rossoblù sul filo del fuorigioco e batte Verderame in uscita, e poi con una splendida punizione trova la rete del 2-0. I rossoblù pareggiano ma nel finale arriva il 3-2 ad opera di Visciglia su calcio di rigore.
Da allenatore invece la sfida da brivido è quella del 22 aprile 2018. Dopo avere appeso gli scarpini al chiodo, l’esordio da allenatore con la Juniores del Cosenza proprio con Guarascio al timone del club e avere riportato il Rende nei professionisti, conquista un successo storico per la squadra biancorossa. Finisce 3-0 per il Rende e fa vacillare la panchina di Braglia. Nel suo futuro, sembrava esserci proprio la panchina del Cosenza ma la vittoria nei playoff permette a Braglia di restare al suo posto. Tre stagioni dopo però la storia potrebbe cambiare.