Il direttore sportivo dei Lupi si è buttato a capofitto in questa nuova avventura: ingaggiati undici nuovi calciatori ma adesso comincia lo sprint decisivo
Lo aveva detto il 4 agosto scorso, giorno della sua presentazione ufficiale come direttore sportivo del Cosenza: Roberto Goretti non si è mai nascosto. Le evidenti difficoltà le ha affrontate da subito, consapevole che le prime due partite di campionato sarebbero state un percorso a ostacoli. E lo ha ribadito anche l’allenatore Zaffaroni nell’incontro con i giornalisti alla vigilia della partita di Ascoli. “Ci sono delle oggettive difficoltà. Dobbiamo puntare, all’interno dei limiti che abbiamo in questo momento, a fare una prestazione all’altezza della situazione. Secondo me abbiamo le armi per lottare, per combattere su tutti i palloni”.
Nel frattempo in due settimane di lavoro, il diesse ha portato undici volti nuovi al Marulla: Del Favero (infortunato), Minelli, Panico, Rigione, Sy, Vaisanen, Venturi, Boultam, Carraro, Caso e Gori. A questi va aggiunto il ritorno di Saracco. Si può tranquillamente dire di essere giunti a metà dell’opera. Adesso va completata con innesti di spessore, capaci di alzare il livello di qualità della squadra. Goretti è atteso a dieci giorni di fuoco per arrivare alla chiusura del cerchio.
Ma cosa manca? Facciamo un po’ il punto della situazione. Intanto un portiere, meglio se di esperienza. Un difensore centrale esperto (Terzi sarebbe il top) e uno di prospettiva. Almeno tre centrocampisti, di cui due di grande spessore (trattative sempre aperta con Busellato e Maistro, gestiti dallo stesso procuratore). E poi un altro giovane (Mallamo e Vallocchia le ultime due idee). Goretti lavora anche a un altro esterno di centrocampo. Numericamente mancano anche due attaccanti. Al momento Gondo della Lazio, era alla Salernitana, e Margiotta svincolato dal Chievo sembrano essere le opzioni più abbordabili.