Il Comune certifica che nessuno si è fatto avanti per rilevare il titolo sportivo, la società quindi sparisce definitivamente
Finisce qui la storia del Chievo Verona, il club escluso dalla Serie B per inadempienze economiche al cui posto è stato riammesso il Cosenza. Alle 12 scadevano i termini del Comune per presentare una manifestazione di interesse per la società e così farla ripartire almeno dalla Serie D. Si legge in una nota dell’Amministrazione: “Nessuna manifestazione d’interesse è pervenuta agli uffici del Comune entro il termine fissato. Il termine ultimo stabilito dalla Figc è comunque il 24 agosto alle ore 12. La procedura, avviata dal Comune per salvare il terzo titolo sportivo della città dopo le vicissitudini che hanno portato all’esclusione del Chievo Verona dal Campionato, è prevista dall’articolo 52 delle Norme organizzative interne della Federazione italiana giuoco calcio, per permettere alla stessa Figc di verificare scenari alternativi per mantenere il titolo sportivo maturato negli anni dal Chievo, indipendentemente dalle vicende giuridiche della società”.
A salvare la matricola ci ha provato anche lo storico ex calciatore gialloblu Sergio Pellissier, che su Instagram ha scritto: “Oggi purtroppo è conclusa la storia di quella società che mi ha dato tantissimo. Oggi è uno dei giorni più tristi della mia vita. Ci ho provato con tutte le forze e speravo veramente di riuscire a ripartire con un’altra società e continuare questa storia fantastica, sarebbe stato meraviglioso. Ma purtroppo non ce l’ho fatta. Credevo ci fossero più persone pronte a dare tutto per salvaguardare un patrimonio di questa città e del calcio in generale ma non è stato così”.
