Da Ascoli segnali positivi ma anche evidenti limiti: è giunto il momento di chiudere la parentesi delle attenuanti del caso e imprimere l’accelerata decisiva per completare l’organico
Non poteva essere altrimenti. La sofferenza un dazio da pagare, ampiamente previsto. E non finisce qui, perché dopo Ascoli ci sarà da giocare in casa della corazzata Brescia. L’inizio del Cosenza è in salita, un po’ perché è sempre stato così negli ultimi anni, ma oggi amplificata dall’attenuante legata alla riammissione in Serie B arrivata a inizio agosto. Al Del Duca si è vista comunque una squadra vogliosa di lottare. Anche se con evidenti limiti legati a un gruppo in costruzione, a una tenuta fisica approssimativa considerato che non è stata fatta una preparazione. E tanti volenterosi giovani ai quali non si può chiedere più di quello che hanno dato ma che di certo potranno dare il loro contributo nel corso del campionato.
Chiusa la parentesi delle attenuanti del caso, adesso bisogna affondare i colpi degni di una squadra che in Serie B non dovrebbe essere candidata a diventare la Cenerentola. Le cose positive di domenica sera torneranno utili in futuro ma è nell’immediato che bisogna porre rimedio ai tanti limiti emersi nel match contro i bianconeri di Sottil. Intanto il portiere. Si continua a battere la pista Adamonis ma è arrivato il momento di chiudere. Con lui, oppure con qualcun altro che porti esperienza e qualità. Così come va definita la trattativa con Terzi, difensore esperto che Goretti ha bloccato da diverso tempo ma la chiave decisiva rimane la volontà del club di investire cifre importanti. L’ingenuità di Venturi a Firenze, le disattenzioni a catena (Vaisanen, Minelli e Saracco) ad Ascoli confermano che urge una inversione di tendenza.
Il centrocampo, in attesa del pieno recupero di Bittante e Gerbo, necessita di innesti di qualità. La trattativa con Maistro rimane in piedi ma anche in questo caso sarà decisiva la volontà del club, considerato che proprio l’Ascoli sarebbe pronta ad accogliere tutte le richieste fatte dal centrocampista di proprietà della Lazio. Di Busellato, un altro obiettivo di Goretti, si sono perse le tracce: l’esperienza (circa 300 presenze in B) ha un costo. Un altro regista che affianchi Carraro va preso. Si continua a guardare in casa Lazio per inserire alcuni tasselli: Djavan Anderson è un esterno destro che piace. Così come è stato fatto un sondaggio per l’altro Anderson, l’italo brasiliano André che Sarri ha mandato in campo al 24’ del secondo tempo della partita di Empoli. Entrambi sono reduci dalla parentesi alla Salernitana.
Infine l’attacco. Certo, Cosenza non potrà avere un Coda, un Falcinelli, lo stesso Rivière: tutta gente che viaggia a cifre da capogiro. Se poi il club dovesse decidere di mettere a disposizione di Goretti un extra budget, allora… Al momento, con tutte le complicazioni del caso, l’obiettivo più alla portata rimane Francesco Margiotta svincolato dal Chievo. Ma anche in questo caso sarebbe opportuno non tirarla per le lunghe. Rimangono soltanto 8 giorni prima che il calcio mercato chiuda i battenti. E con la sosta del campionato dietro l’angolo, un organico completo di certo aiuterebbe Zaffaroni a lavorare meglio per centrare l’obiettivo della salvezza.
