Dopo 7 partite la squadra rossoblù viaggia al ritmo di 1,428 a gara: nello scorso campionato avrebbe portato al 10° posto, a un passo dai playoff
La sconfitta di Alessandria, la terza nelle prime sette partite, ha frenato il Cosenza che comunque ha chiuso il mini ciclo a quota 10 punti per una media di 1,428 a gara. Certo, è ancora troppo presto per dare giudizi definitivi ma il lavoro di Zaffaroni (nella foto tratta dalla pagina Facebook del club rossoblù), fino a questo momento, è in linea con quanto gli è stato chiesto. La salvezza, possibilmente con meno sofferenze rispetto al recente passato.
E se il buongiorno si vede dal mattino, da quando i Lupi sono tornati in Serie B questo è in assoluto il miglior inizio di stagione. Riavvolgiamo il nastro. Stagione 2018-2019, quella del ritorno tra i cadetti dopo la vittoria dei playoff di Serie C, 4 punti inclusa la sconfitta 3-0 a tavolino con il Verona per la questione terreno di gioco. Campionato 2019-2020, quello dell’impresa post lockdown, ancora 4 punti in 7 partite. Era andata un po’ meglio nella scorsa stagione, 2020-2021, con 5 punti.
Nei primi due campionati l’allenatore era Piero Braglia, poi Roberto Occhiuzzi. Un altro dato curioso: in tutte e tre le circostanze la prima vittoria è arrivata all’8ª giornata. Prima il 2-0 sul Foggia al Marulla, poi le vittorie in trasferta con Cittadella (1-3) e Frosinone (0-2). Archiviata l’amarezza per la sconfitta del Moccagatta, il percorso di Zaffaroni è cominciato nel modo giusto. Con questa media, si chiuderebbe il campionato attorno ai 55 punti (54,285 per la precisione) che nella scorsa stagione avrebbe portato al 10° posto. A un passo dai playoff. Ovvero, salvezza tranquilla. Quello che è stato chiesto al direttore sportivo Goretti e all’allenatore.
