Al netto del ritardo, della mancata preparazione e dei tanti infortunati la squadra tirerà il fiato ma allo stesso tempo ci sarà da lavorare molto sull’atteggiamento
Questa sosta arriva al momento giusto. E non per le due sconfitte consecutive. Intanto sarà fondamentale perché consentirà al gruppo di tirare un po’ il fiato. Poi perché aiuterà a riflettere su quanto fatto finora e su quello che dovrà essere il futuro del Cosenza. Certo, c’è voluta una prodezza del singolo (Montalto) per regalare il derby alla Reggina ma la 12ª giornata del campionato di Serie B 2021-2022 impone un po’ di domande sulle ultime prestazioni.
D’accordo, di attenuanti ce ne sono tante. Squadre come il Benevento, il Frosinone, il Lecce e la Reggina stessa sono di un livello superiore ai rossoblù. Ma ciò che lascia perplessi è l’atteggiamento della squadra la quale come se amplificasse complessi di inferiorità senza provare a misurarsi nonostante la conclamata superiorità di alcune squadre. Certo, il ritardo con la quale si è partiti e la mancata preparazione stanno influendo e non poco. Così come i tanti infortuni che non hanno mai dato al possibilità a Zaffaroni di scegliere senza condizionamenti.
Fanno pensare le troppe amnesie difensive. Magari amplificate dall’assenza di Vaisanen, alla quale si è aggiunta quella di Tiritiello. Errori dei singoli che hanno condizionato i risultati, non ultimo quello di sabato sera nel derby. Anche a centrocampo, dove sta pesando tantissimo l’assenza di Boultam, qualcosa andrà rivista perché non può essere certo questo il Palmiero che tutti si attendono. L’ex Napoli è stato preso per fare la differenza che al momento non sta facendo, nonostante il buon inizio di stagione.
La sosta arriva al momento giusto ma potrebbe non bastare. Serve una decisa inversione di rotta sull’atteggiamento in campo. Qualche metro più avanti e meno fortini, potrebbero aiutare anche a valorizzare meglio le doti offensive della squadra. Avere uno come Gori e non metterlo nelle condizioni di tirare in porta, è un neo che potrebbe essere pagato a caro prezzo. I 14 punti raccolti in 12 partite rappresentano una buona scorta che tornerà utile in tempi peggiori. Ma un cambio di rotta, sul piano del gioco, è necessario.