Il direttore sportivo rossoblu: “I dirigenti ce l’hanno messa tutta, vedremo se arriveranno i risultati. Ma dai giocatori vecchi e nuovi voglio la lotta, l’entusiasmo”
In una lunga conferenza stampa, Roberto Goretti, direttore sportivo del Cosenza, ha parlato della costruzione della squadra a gennaio e del suo approccio al progetto: “Quando sono stato chiamato dal presidente, mi sono confrontato con miei colleghi di società più importanti. Il sunto è stato: Roberto, pensaci bene, hai l’1/2% di possibilità di salvare il Cosenza oggi. Non si ricordavano una squadra che a 15 giorni dall’inizio del campionato avesse sei giocatori in rosa. E i giocatori di B che si possono muovere saranno stati 50/60, tra cui alcuni top player, che non toccano una squadra che viene vista come una condannata a morte o quasi.
Ci ho ragionato e mi sembrava una sfida molto importante, un banco di prova. Sapendo di dover gestire tante sconfitte. Ho accettato, con entusiasmo e carica, forse anche con un pizzico di eccessiva positività. Ho esposto al presidente le strade percorribili e con lui abbiamo concertato un percorso. Penso di conoscere abbastanza bene il mercato di B. Le strade erano due: o costruire una rosa con un gran numero di calciatori vecchi, con stipendi importanti e che ci avrebbero ingessato; o puntare sui giovani, con stipendi magari più bassi, con facilità di spostamento nel mercato di gennaio. Il presidente ha sposato questa seconda linea, la mia preferita, sulla quale sono abituato a lavorare. Chiaramente la prima squadra è quella che abbiamo visto”.
Goretti si dice non soddisfatto di quanto fatto fino al 31 gennaio dal punto di vista dei risultati: “Avrei preferito avere quei tre punti in più. Abbiamo vinto delle partite che ci hanno permesso di essere in una posizione decente. Abbiamo toppato le gare con Reggina e Spal, contro squadre che non ci erano superiori“.
Chiaro che bisognava intervenire: “Da ottobre abbiamo iniziato a lavorare al mercato di gennaio, nel quale abbiamo potuto competere con le altre 19 squadre della B alla pari. Con le stesse regole e tempi. E abbiamo fatto un lavoro che io ritengo sinceramente soddisfacente. Abbiamo fatto un calciomercato diverso del Cosenza negli anni precedenti. Vedremo poi se nel merito sarà sufficiente.
Il Cosenza ha sbracciato, si è arrabbiato, ha combattuto su ogni tavolo possibile per migliorare questa squadra. I dirigenti ce l’hanno messa tutta. Ora vedremo se arriveranno i risultati. Quel che pretendo è che i calciatori che sono arrivati e quelli che c’erano lottino su ogni palla, su ogni duello. I primi dieci minuti di Cosenza-Ascoli sono stati un vomito. Non ci sono giustificazioni. Venivamo da soli tre giorni di allenamento ma non è concepibile perdere dieci duelli su dieci. E quindi credo che debba cambiare qualcosa, c’è necessità di vincere le battaglie. Si può perdere, ma è obbligatorio mettercela tutta, lottare sempre. Avere dentro quell’entusiasmo che possa portare punti e situazioni positive”.
Il giudizio del diesse sul mercato di gennaio è positivo: “Il Cosenza si è rafforzato, credo fortemente che sia così. Penso siamo passati da una rosa da ultimi posti, a una squadra di Serie B seria. Chi conosce i calciatori lo sa. Ho lavorato per il Cosenza del presente e del futuro. Il Cosenza che si salva è pronto a partire l’anno prossimo, con giocatori che possono avere un valore sul mercato. Ho lavorato su un modello futuro. Se i tifosi si accorgeranno e sosterranno questo lavoro, che andrà sostenuto anche dai risultati, altrimenti non si va da nessuna parte, avranno forse un Cosenza diverso. Che lo prosegua io oppure no, l’importante è che sia stato avviato un percorso. E questo lo vedremo con le partite e con il tempo”.
